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Con un occhio alla scuola

Vaccinazioni a rilento. L'appello del Comune ai riminesi

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 8 lug 2021 14:21 ~ ultimo agg. 9 lug 11:32
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Dopo un buon avvio, a Rimini si registra un calo delle vaccinazioni. E i dati del report dell’Ausl Romagna aggiornato alla scorsa settimana testimoniano un ritardo di Rimini rispetto alla media romagnola su tutte le fasce di età (vedi notizia). L’Amministrazione Comunale di Rimini rilancia perciò l’invito a vaccinarsi, in particolare alla luce della ripresa dell’anno scolastico: si stanno preparando le scuole con tutti gli accorgimenti possibili, assicura l’Amministrazione Comunale, ma per far si che la didattica a distanza diventi davvero un ricordo la responsabilità deve essere condivisa.
Sono allo studio nuove soluzioni, sia per i trasporti agli hub che per le modalità, per rendere più agevoli le somministrazioni.

La dichiarazione dell’Amministrazione Comunale di Rimini:
“Vaccinarsi è l’unica soluzione che abbiamo per uscire, tutti insieme, dalla pandemia sanitaria. Non ci sono altre vie per evitare un ritorno al passato, ad un autunno che, con la fine dell’estate, riporti in alto il rischio di nuove ondate di contagi. Uno scenario che sarebbe devastante per l’economia e per la qualità della vita sociale, occupazionale e scolastica del nostro territorio. La priorità è quella di evitare nuove vittime, nuove chiusure, nuovi distanziamenti. Non illudiamoci che tutto sia finito in un libro passato di brutti ricordi ma lavoriamo, con responsabilità condivisa, ad un futuro prossimo in grado di scacciare la paura e invertire i trend, devastanti, dello scorso autunno. L’appello che facciamo è trasversale, perché i dati mostrano che dopo uno scatto iniziale – che sta contribuendo ai dati confortanti sulla diminuzione dei contagi – stiamo assistendo ad un calo delle vaccinazioni.
Ora che gli hub vaccinali funzionano a pieno regime la priorità è quella di vaccinare il maggior numero di persone, di ogni fascia di età. Ad esempio, quella compresa tra i 60 e i 69 anni, che da Ausl, ci segnalano con percentuali più basse di vaccinazione. Oppure i più giovani, coloro che tra un paio di mesi puntiamo a fare tornare tra i banchi di scuola. Non diamolo per scontato, stiamo lavorando per garantire le migliori infrastrutture scolastiche possibili dal punto di vista sanitario, ma per ripartire in presenza ci vuole una responsabilità condivisa. Significa che più insegnanti, più operatori scolastici e più ragazzi saranno vaccinati già a settembre, più alta sarà la probabilità di delegare la didattica a distanza nei ricordi di un passato che vogliamo lasciarci alle spalle.
Lo diciamo anche a tutti i genitori, prenotate i vaccini per i vostri figli. Comprendiamo le paure e le incertezze, i dubbi, ma i vaccini sono sicuri ed efficaci, e garantiscono una maggiore protezione anche contro le varianti. Questo vale per i più piccoli, così come per i più anziani. Tutte le strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche sono disponibili per chiarimenti, approfondimenti e valutazioni dei singoli casi.
Per questo, insieme all’Ausl, al volontariato e all’associazionismo locale stiamo continuando a sviluppare servizi e facilitazioni per chi vuole vaccinarsi; dai trasporti gratuiti alle sedi vaccinali agli open day, fino alle vaccinazioni last minute o ad appuntamenti ad hoc in sedi e orari specifici.
Abbiamo due mesi davanti a noi per completare il lavoro e farci trovare pronti all’autunno. Occorre però che ognuno faccia la propria parte con senso di responsabilità verso sé stessi e la comunità in cui si vive, a partire da chi è più in difficoltà. Lo ripetiamo, non esistono scorciatoie o soluzioni individuali, e allora vacciniamoci tutti, perché dalla pandemia se ne esce solo insieme”.