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ancora al palo

Sadegholvaad: green pass garanzia, ma ingiusta scelta per discoteche

di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 23 lug 2021 13:39
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“Il green pass sarà una garanzia per muoversi in sicurezza, un n lasciapassare che auspichiamo possa essere lo strumento per allontanare lo spettro di altri stop & go che potrebbero essere fatali per la nostra economia”. L’assessore alle attività economiche del comune di Rimini Jamil Sadegholvaad  appoggia le scelte del Governo per il green pass, ma si dice in disaccordo sulla scelta di prolungare la chiusura delle discoteche, le uniche per cui non è ancora scattato il semaforo verde: “Nonostante l’approvazione del protocollo da parte del Comitato tecnico scientifico per un’eventuale apertura dei locali da ballo al 50% con il green pass, il Governo ha deciso di proseguire con la linea della massima cautela. Una linea che personalmente non condivido, anche perché mi pare strida con il percorso di ripresa di un Paese che sta correndo per recuperare il tempo perso, ma che deve essere accompagnata da una politica di ristori seria e corposa.

Il premier Draghi ha assicurato che arriveranno ristori grazie ad un fondo ad hoc: “un annuncio – afferma l’assessore – che deve tradursi in un sostegno concreto, reale e veloce, per un settore che conta centinaia di imprese e migliaia di lavoratori in tutta Italia, un asse portante dell’economia turistica della nostra Riviera. È un settore spesso frettolosamente etichettato come ‘effimero’, percepito come superfluo, al centro di confronti che virano nella banalità: non si può non considerare che dietro al mondo dell’intrattenimento ci sono i sacrifici di imprenditori e delle loro famiglie. È dunque indispensabile e urgente che il governo se ne faccia carico. Considerando poi altre situazioni in cui il ballo viene permesso, senza alcuna precauzione”.  

 Sadegholvaad allarga la riflessione sui ristori anche per ristoranti e pubblici servizi che hanno solo spazi interni: “Stiamo parlando di attività già duramente colpite dalla pandemia e che potrebbero risentirne in termini di indotto, rallentando quel rilancio che abbiamo cominciato a intravedere in questi mesi“.  

La situazione di stallo delle discoteche e dei locali da ballo, così come le incertezze per i pubblici esercizi, rappresenta anche la spia, evidente, di un futuro prossimo ancora pieno di incognite. Condivido con forza l’appello, netto e senza retorica, lanciato dal presidente Draghi a non tentennare nella vaccinazione, l’unico reale strumento che possa garantirci una reale ripresa. Non possiamo però illuderci che, da qui ai prossimi mesi, quanto accaduto e sta accadendo da un anno e mezzo a questa parte sparirà d’incanto. Non siamo ancora al post Covid. E questo vale ancor più per città e territori come i nostri, che hanno nel turismo uno dei motori principali dell’economia, e che dunque si poggiano sulla possibilità di viaggiare, di muoversi, di creare relazioni”