Indietro
menu
Settimana senza decessi

Report Ausl Romagna 28 giugno-4 luglio. Rimini ancora indietro sui vaccini

In foto: repertorio
repertorio
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 7 lug 2021 16:16 ~ ultimo agg. 8 lug 12:13
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Salgono da nove a dieci i comuni della provincia di Rimini senza casi attivi di coronavirus. E’ quanto emerge dal report dell’Ausl Romagna sull’andamento del coronavirus nella settimana 28 giugno – 4 luglio. I casi attivi sono scesi da 79 a 67, mentre i nuovi contagi sono aumentati da 14 a 26, localizzati nel capoluogo (17)  e in pochi altri comuni. Una settimana, finalmente, senza nessun decesso in provincia.

Nella settimana di riferimento, nel territorio romagnolo si sono verificate 80 positività su un totale di 17.745 tamponi eseguiti con un tasso di positività del 0,5 per cento, mostrando, anche in questa settimana, una progressiva stabilizzazione dei dati relativa ai nuovi casi positivi, nel territorio romagnolo. Per quanto riguarda l’indicatore relativo alle persone ricoverate, su tutta la Romagna, a lunedì 5 luglio, si registrano 7 ricoveri, con una diminuzione di 5 ricoverati rispetto alla settimana precedente, mantenendo l’azienda all’interno del livello verde del Piano ospedaliero Covid.

La provincia di Rimini mostra invece ancora percentuali più basse di immunizzazioni rispetto agli altri distretti dell’Ausl Romagna.

Le percentuali delle persone che hanno ricevuto almeno una dose:

Le percentuali delle persone che hanno completato il ciclo vaccinale:

 

“Un’altra settimana positiva – commenta Mattia Altini, direttore sanitario Ausl Romagna dal punto di vista del numero dei contagi, che sul versante dell’occupazione dei posti letti. Tutto questo ci conforta sicuramente, ma dobbiamo mantenere precauzione e attenzione. Ora più che mai la priorità è immunizzare il maggior numero di persone. In particolare, in questo momento è  fondamentale il coinvolgimento della popolazione di età compresa tra i 60 e i 69 anni che, anche in Romagna, come nel resto del paese, mostra percentuali di adesione più basse, e dei più giovani, anche in vista della riapertura a settembre della scuola. E proprio per favorire la massima partecipazione, stiamo organizzando anche ulteriori iniziative di vaccinazione ad hoc, in orari e luoghi dedicati. Oggi è il momento di “Prevenire” e pensare al domani,  con la vaccinazione, per evitare per quanto possibile scenari evolutivi in autunno. Rinnovo quindi l’invito a tutti coloro che ancora non si sono prenotati di farlo, e farlo in fretta. I vaccini sono la migliore arma che abbiamo, anche contro la minaccia delle varianti”.