Indietro
menu
Il progetto Scart di Hera

'Omaggio a Fellini'. Al Galli i frame dei grandi film in materiale di recupero

In foto: l'inaugurazione
l'inaugurazione
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 7 lug 2021 15:32 ~ ultimo agg. 15:33
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

“Omaggio a Fellini” è la mostra realizzata dal Gruppo Hera nell’ambito del progetto artistico Scart, con la collaborazione e il patrocinio del Comune di Rimini. Prevista nel 2020 per le celebrazioni del centenario della nascita del maestro, arriva ora, dopo i ritardi causati dalla pandemia, arriva dal 7 al 25 luglio al Teatro Galli dal 7 al 25 luglio con ingresso libero dal martedì alla domenica con orario 10-19).

Coinvolgendo gli studenti di tre importanti Accademie di Belle Arti (Firenze, Ravenna e Carrara), Scart ha realizzato 14 quadri di diverse dimensioni utilizzando esclusivamente materiale di recupero, sono stati raffigurati frame iconici dei film più famosi di Fellini. Significativa la collaborazione con Ravenna, la prima con Scart, che ha unito mosaico e trash art.


 La presentazione della mostra:

Coinvolgendo gli studenti di tre importanti Accademie di Belle Arti (Firenze, Ravenna e Carrara), Scart ha realizzato 8 grandi quadri (cm 200×160) e 6 più piccoli (cm 70×100), utilizzando esclusivamente materiale di recupero, per raffigurare alcuni frame delle più famose pellicole del regista riminese. Inoltre, è stata realizzata una statua di Fellini, alta 250 cm, che lo ritrae sul set di uno dei suoi capolavori. Per l’Accademia ravennate si è trattato della prima esperienza di collaborazione con il progetto Scart, sperimentando l’accostamento della millenaria tecnica del mosaico alla moderna Trash Art.

In particolare, i quadri come quattordici fotogrammi rievocano le atmosfere iconiche di alcuni tra i film felliniani che più hanno contribuito a rendere alto l’apprezzamento per la cinematografia italiana nel mondo. Capolavori da premio Oscar come  (1963) e La dolce vita (1960) con un’Anita Ekberg e un Marcello Mastroianni i cui corpi vengono definiti e sagomati da centinaia di tasti di vecchi computer e da ritagli di pelle. Persino il bianco e nero de Lo sceicco Bianco (1952) riceve un’inattesa e potente forza cromatica da fibbie, borchie e tessere a lamina metallica. E poi ancora frame tratti dal primo lungometraggio a colori, Giulietta degli spiriti (1965) e fotogrammi da La strada (1954), Le notti di Cabiria (1957), Satyricon (1969), I clowns (1970), Il casanova (1976), e Ginger e Fred (1985). Non poteva infine mancare l’ultima pellicola di Fellini del 1990, La voce della Luna, ricordata da una scena con Paolo Villaggio e Roberto Benigni.

In più di venti anni di attività, tracciando una strada innovativa, protesa verso un’eccellenza capace di coniugare etica e bellezza, Scart ha realizzato una collezione di oltre 1.000 pezzi fra componenti d’arredo e di design, sculture, quadri, strumenti musicali, costumi di scena e scenografie. Proprio per sensibilizzare sui temi dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile da sempre al centro della strategia della multiutility, il Gruppo Hera ha organizzato negli scorsi anni con alcuni pezzi della collezione Scart mostre itineranti, apprezzate da migliaia di visitatori.