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arnesi nel cruscotto

In vacanza con mogli e figli svaligiano due appartamenti: presa banda di ladri

In foto: refurtiva
refurtiva
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 13 lug 2021 10:03 ~ ultimo agg. 14 lug 12:00
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Ha approfittato dei festeggiamenti per la vittoria della Nazionale per agire indisturbata e svaligiare alcuni appartamenti. Ma questa volta alla banda di malviventi in azione nella notte di domenica è andata male: è stata fermata dai carabinieri che hanno recuperato refurtiva ed arnesi da scasso, abilmente nascosti nel cruscotto dell’auto usata per i colpi, una Lancia Musa di colore nero.

A far scattare le indagini sono stati due furti in abitazione: il primo a Montescudo Montecolombo mentre il secondo, poco più tardi, a Riccione in viale Romagna. In entrambi i casi i malviventi erano fuggiti con monili d’oro e altri preziosi (collanine, catenine, anelli, bracciali e orecchini), del valore complessivo di 10mila euro.

Avvertiti dai proprietari di casa, che una volta rientrati hanno trovato le loro abitazioni sottosopra, i militari dell’Arma si sono messi sulle tracce dei malviventi passando al setaccio tutti gli impianti di videosorveglianza presenti in zona. Dai filmati si sono accorti della presenza di un’auto nera, la Lancia Musa appunto, notata transitare nei dintorni di entrambe le abitazioni in orari compatibili con i colpi. Gli investigatori dell’Arma sono risaliti al proprietario, fermato in un albergo di Misano Adriatico, dove alloggiava insieme ai suoi complici e ad altre tre donne, le rispettive mogli, due delle quali sono state denunciate. I mariti sono tre pregiudicati: un 34enne originario di Codogno, un 39enne nato a Novi Ligure e un 31enne di Tortona, tutti residenti in Piemonte. In pratica i tre nuclei famigliari venivano in vacanza in Riviera con le rispettive consorti per rubare. Poi, dopo tre-quattro giorni al massimo, ripartivano col bottino. Con loro c’erano anche i figli piccoli, in modo da sembrare una famiglia in vacanza a tutti gli effetti e dare così meno nell’occhio in caso di controlli da parte delle forze dell’ordine. 

Così, ieri (lunedì), alle prime luci dell’alba, è scattata l’operazione condotta dai carabinieri della Tenenza di Cattolica, guidati dal capitano Antonino Miserendino, dai colleghi del Nucleo operativo di Riccione, diretti dal tenente Maurizio Guadalupi, e col supporto dei militari della Stazione di Misano Adriatico. Prima del blitz nelle stanze della banda, hanno proceduto ad una accurata perquisizione che ha permesso di recuperare l’intero bottino trafugato nelle due abitazioni e di scovare all’interno della Lancia Musa dei doppi fondi appositamente ricavati nel cruscotto, al cui interno erano custoditi tutti gli attrezzi del mestiere, ovvero flessibili, trapani e altri arnesi atti allo scasso. Recuperata anche una targa adesiva stampata che i malviventi apponevano su quella vera durante i colpi.

Condotti in caserma, i tre uomini sono stati arrestati per furto aggravato in concorso mentre nei confronti di due delle tre mogli è scattata una denuncia a piede libero sempre per furto. Sentito il pm di turno, Paola Bonetti, i tre sono stati trasferiti in carcere in attesa della convalida dell’arresto.