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Verso il voto

Paesani (Noi Amiamo Rimini) ringrazia Barboni (Fi) e precisa su Indino

In foto: Lucio Paesani
Lucio Paesani
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 12 giu 2021 17:11
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Venerdì, intervenendo alla trasmissione di Icaro Tempo Reale, il senatore di Forza Italia Antonio Barboni ha parlato anche di Lucio Paesani e della sua lista “Noi Amiamo Rimini”. “Con lui nella coalizione, il centrodestra può vincere” aveva detto il senatore, ricordando i sondaggi che danno la lista tra il 6 e l’8%. Barboni aveva parlato anche del rischio di una corsa solitaria di Paesani in caso di candidatura a sindaco del presidente della Confcommercio Gianni Indino. “Per Lucio – aveva detto – ci sono due possibilità: se il problema è personale, allora corre da solo anche al ballottaggio per arrivare ad avere al massimo due o tre consiglieri. E non mi sembra un grande risultato. Altrimenti si ragiona insieme per trovare una soluzione e dare un senso anche al grande sforzo che sta facendo.” Oggi proprio Paesani, attraverso i social, risponde ad Antonio Barboni. “Devo darti atto di aver fin qui giocato una partita leale, chiara e coerente – scrive –. Ti devo ringraziare sia per l’ onestà intellettuale di ciò che dici, sia per l’ attenzione, che più di altri hai rivolto alla lista Noi Amiamo Rimini“. Paesani poi precisa il suo rapporto con Indino: “non esiste una questione personale con Gianni Indino, persona che ritengo anche piacevole commensale, di cui sono stato socio per anni“. “Sono stato suo sostenitore nella corsa alla presidenza Ascom” aggiunge, spiegando però che dopo aver ottenuto la presidenza del Centro Agro Alimentare Riminese “si è leggermente distratto dal suo compito: la rappresentanza dei suoi associati“. Paesani definisce poi “temerario l’ atteggiamento di chi ha osteggiato la mia candidatura senza nemmeno avermi mai stretto la mano, tanto quanto quello di chi pensa che sarà automatico un nostro appoggio a prescindere dalle persone, dai contenuti e dalle priorità“. “La lista “Noi amiamo Rimini” – afferma –, e i suoi candidati non sono disponibili a fungere da Re “travicello” per camuffare vecchie ed oscure trame che questa Città ha già visto“.

Immediata la replica, sempre via social, del senatore Barboni (che proprio nei giorni scorsi aveva accompagnato Paesani in senato dall’onorevole Gasparri) che precisa un paio di aspetti. In primis “un candidato sindaco di uno schieramento eterogeneo credibile – spiega – deve aggregare l’inaggregabile se vuole avere speranze di essere prescelto da chi decide (e non sono io)“. Inoltre “in un sistema elettorale bipolare e in una competizione come questa, se la premessa è che ci vuole chiarezza, si fa una scelta di campo prima del voto“.