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Interessate 7.770 attività

Imprese: a Rimini riduzioni Tari per 5,3 milioni. Confartigianato chiede selettività

In foto: palazzo Garampi
palazzo Garampi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 16 giu 2021 08:14 ~ ultimo agg. 08:39
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Riduzioni Tari per circa 5,3 milioni di euro a sostegno di 7.770 imprese del territorio comunale: lo prevede la manovra messa a punto dall’Amministrazione comunale a sostegno del rilancio della città post pandemia e discussa martedì mattina dalla I e V Commissione consigliare, che hanno dato parere favorevole alle modifiche al regolamento per la disciplina della Tari e alle nuove tariffe per il 2021. Un investimento che consentirà di abbattere la tariffa per le utenze non domestiche, andando a sostenere in maniera concreta e puntuale le categorie economie più colpite dalla crisi conseguente all’emergenza sanitaria. Le riduzioni previste infatti andranno da un minimo del 10% fino all’esenzione totale per quelle attività che hanno subìto maggiori danni economici e costrette alle chiusure più prolungate.

La manovra complessivamente interesserà 7.770 attività riminesi, pari al 68% circa del totale delle utenze non domestiche presenti sul territorio (11.416 unità). Le riduzioni proposte riguardano sia la quota fissa sia la quota variabile, dunque la percentuale sarà applicata al tributo nella sua interezza. Nel dettaglio, la proposta la vaglio prevede abbattimenti:

  • 10% agli stabilimenti balneari;
  • 30% alle attività del settore commercio e terziario in genere
  • 40% alle strutture ricettive, ludiche e della ristorazione
  • 40% alle scuole secondarie di secondo grado e di formazione
  • 40% alle attività stagionali
  • 100% a teatri, cinema, impianti sportivi e palestre, fiere, centri congressi, sale da ballo, discoteche, cioè le attività che già nella prima ondata di pandemia erano state sospese e che hanno subito le chiusure più ampie e penalizzanti.

Tutte le riduzioni saranno attribuite d’ufficio, non sarà quindi necessario presentare domanda ad eccezione delle scuole (vista la necessità di dover risalire alle metrature interessate dalla riduzione). Come ulteriore misura di agevolazione, si è deciso di posticipare il versamento della prima delle due rate di quattro mesi, cioè con scadenza il 30 settembre, mentre la seconda rata è fissata al 16 dicembre.

A questo intervento cucito sulle diverse tipologie di attività economiche si aggiungono i circa 278 mila euro già stanziati a copertura del fondo per le riduzioni Tari per le categorie più deboli, che consentirà ad oltre 1.300 famiglie di accedere ad una riduzione pari al 90% sull’importo a debito TARI per l’anno 2021, scontato direttamente in bolletta.

“Con questa manovra imponente ci siamo concentrati sulle nostre imprese, quelle che rappresentano il motore che consentirà di trainare la ripresa della nostra economia dopo il freno imposto dalla pandemia – è il commento dell’assessore al Bilancio Gian Luca Brasini – Un intervento studiato nel dettaglio per supportare le categorie più esposte e frutto di un grande e meticoloso lavoro condotto dai nostri uffici, al quale va il mio ringraziamento. Crediamo si tratti di una misura unica nel suo genere, capace di andare incontro ai nostri piccoli imprenditori ed artigiani e dunque alle loro famiglie, per sostenerli in questa importante fase di rilancio. Una manovra non isolata, ma inserita in un contesto di azioni che l’Amministrazione ha messo in campo dall’inizio dell’emergenza sanitaria per cercare di rispondere alle diverse esigenze della comunità, dai contributi sul fronte sociale, all’abbattimento delle rette per i servizi, alle agevolazioni ed esenzioni tributarie. Attraverso le risorse intercettate per l’emergenza Covid-19, siamo in grado per il 2021 di aiutare la nostra città a progettare e costruire il futuro”.

Davide Cupioli, presidente di Confartigianato Rimini, esprime soddisfazione ma con la richiesta di un’assegnazione selettiva degli aiuti. “La manovra del Comune di Rimini, centrata sulla Tari con abbattimenti che per il settore artigiano sono mediamente del 30%, è un segnale di attenzione che le piccole e medie imprese riminesi accolgono ovviamente con favore.

Confartigianato Imprese Rimini sottolinea, ancora una volta, la necessità di procedere ad un esame più selettivo degli aiuti, differenziando le imprese che hanno avuto i danni più gravi dalla pandemia da quelle che il Covid ha invece penalizzato in modo minore o che più rapidamente si mettono in moto grazie al loro scenario di riferimento.

Il sostegno così modellato, certamente positivo, rischia invece di appiattirsi su cifre oggettivamente marginali per il bilancio e l’attività di tante imprese.

Quello dell’analisi dei settori e della ripartizione dei contributi è uno sforzo che si comprende sia complicato, tanto politicamente quanto amministrativamente, ma è un passaggio da compiere affinché gli aiuti siano reali e abbiano la destinazione più efficace”.