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Il direttore dell’ISSR Marvelli ricorda don Biagio Della Pasqua: eredità preziosa

don Biagio Della Pasqua

Da Natalino Valentini, direttore dell’Istituto di Scienze Religiose Marvelli di Rimini, un ricordo di don Biagio Della Pasqua, che per tanti anni è stato docente, ma anche direttore, all’istituto riminese. Il funerale di don Biagio sarà celebrato oggi, sabato, alle 16 in Piazza della Regina a Cattolica.


Il ricordo di Natalino Valentini:

Don Biagio è stato uno dei fondatori dell’ISSR “A. Marvelli”, una delle “colonne” portanti del nostro Istituto, che ha diretto con sapienza e lungimiranza dal 1997 al 2005, contribuendo significativamente alla sua crescita qualitativa, nella profonda convinzione che il futuro della Chiesa non potesse prescindere dalla salda formazione culturale, teologica, pastorale e spirituale del laicato, in uno spirito di condivisione e di fraterna accoglienza di tutte le persone in ricerca.

Per quasi trent’anni è stato un ottimo e apprezzato docente di Teologia Trinitaria e di Teologia Pastorale, un raffinato teologo e pastoralista, un uomo di Dio animato dalla Sua Parola, incarnata, vissuta, pregata e donata, ma anche un maestro di pensiero e di vita che alcuni di noi hanno avuto il dono di incontrare, ancora studenti universitari, al Centro Culturale “V. Bachelet” (dell’Azione Cattolica Diocesana), un formidabile laboratorio di “carità intellettuale” e di autentiche relazioni personali d’amicizia.

Tra i tanti e preziosi doni che abbiamo ricevuto dal nostro caro fratello, amico e maestro custodiamo in particolare quello della sua lucida capacità di discernimento della vita spirituale ed ecclesiale, sempre accompagnato da una coerente decisione e azione, dalla concretezza di vita, nel profondo legame tra fede e cultura, tra vangelo e carità.

Di questa sua infaticabile seminagione del Vangelo di Cristo nelle ferite della storia presente, compiuta fino agli ultimi giorni di vita con gioiosa speranza e fermezza interiore, con generosa dedizione, senza calcolo, né ricerca di prestigio o interesse, nulla può essere perduto! Questa eredità resta preziosa per tutti noi e i suoi frutti sono fecondi e abbondanti, sebbene in gran parte invisibili, come tutte le cose essenziali.

L’intera comunità di ricerca dell’Istituto (docenti e studenti), profondamente grata per il dono della sua amicizia, del suo insegnamento e della sua testimonianza, si unisce in sincera Comunione di preghiera a tutta la Chiesa Diocesana, invocando su di lui il dono della Beatitudine eterna, nella profonda certezza che l’amore si nasconde ma rimane efficace e presente nella nostra vita quotidiana, sia pure in modo misterioso e indeducibile.