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A che punto siamo?

Elezioni Rimini. Per le coalizioni principali, tanti incontri ma ancora niente candidati

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 1 giu 2021 14:54
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Ricapitolando, arrivati a giugno, i candidati ufficiali a sindaco per il comune di Rimini sono due: Mario Erbetta di Rinascita Civica e Matteo Angelini del Movimento3V. C’è poi Lucio Paesani con la sua lista Noi amiamo Rimini che, da tempo attivo e in campo, è pronto a candidarsi ma è anche corteggiato dalla coalizione di centrodestra che lo vorrebbe come alleato ma non come candidato sindaco. Proprio le due grandi coalizioni però, nonostante incontri su incontri, sono ancora in alto mare.

Il centrosinistra ha vissuto mesi di dualismo tra i sostenitori di Emma Petitti e quelli di Jamil Sadeghovaad, entrambi disponibili a correre. Quando le primarie sembravano ormai cosa certa, le pressioni arrivate dal Pd regionale (e nazionale) hanno indotto ad un passo indietro. “Troppo divisive, serve una soluzione unitaria” questa la posizione espressa più volte. Assodato che tra Sadegholvaad e Petitti non era possibile trovare un accordo, i due hanno accettato di fare un passo indietro (pur continuando la loro campagna social e di incontro con i cittadini). Il segretario Calvano ha giocato la carta del “civico” e indicato il nome dell’avvocato Moreno Maresi (che nell’ottobre scorso aveva dato vita all’associazione Sarà, proprio in vista delle amministrative). Ma non è ben chiaro se il diretto interessato abbia dato disponibilità. E d’altra parte, come dargli torto vista la situazione tesa nel centrosinistra e considerando che la sua candidatura arriverebbe come “terza scelta” per mettere d’accordo tutti. Ieri, nell’ultimo incontro del tavolo di coalizione, sarebbero emerse “indicazioni di persone, civiche e politiche di alto profilo”. Ma programmi, nomi e percorso sono rimandati ad un nuovo appuntamento. E non si escludono nuovi colpi di scena.
Ma la coalizione di centrodestra che si gioca, numeri alla mano, una chance elettorale importante, non sembra passarsela meglio. Il merito è finora quello di aver limitato le uscite pubbliche ed essere riuscita a “lavare i panni sporchi” in casa. Anche nel centrodestra però il nome ancora non c’è. Dopo qualche fuga in avanti, le ultime uscite dei vertici di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia parlano di una coalizione coesa e di un candidato “senza tessere di partito” ormai prossimo a dare la sua disponibilità. L’ultima parola spetterà comunque al tavolo nazionale. Quello che si è svolto lo scorso mercoledì però non ha risolto la questione riminese lasciando intendere che la situazione, forse, non è così chiara. Il nome più gettonato degli ultimi giorni è quello dell’imprenditore Bonfiglio Mariotti che, dopo essersi chiamato fuori dal totocandidati nei mesi scorsi, ha confermato al Resto del Carlino di essere stato nuovamente contattato. Per ora, prende tempo. Intanto Alessandro Ravaglioli della Lega, dopo aver dato la disponibilità ad una eventuale candidatura a sindaco, ha rotto gli indugi e iniziato una sorta di precampagna elettorale fatta di incontri e proposte per la città. Se però cadrà l’ipotesi del civico, ogni partito di centrodestra dovrà presentare il “suo” candidato. Fratelli d’Italia ha fatto i nomi di Nicola Marcello e Filippo Zilli, per Forza Italia si parla del senatore Antonio Barboni mentre la Lega, oltre a Ravaglioli, avrebbe anche Matteo Zoccarato. E la scelta politica, come spesso accade, dovrebbe incastrarsi con quelle degli altri comuni.

E nel frattempo le settimane passano, le scuole chiudono, l’estate arriva e l’attenzione dei riminesi viene rapita dalla priorità di una stagione importante e complicata. Per la campagna elettorale ci sarà tempo a fine settembre. Poco tempo, da usare bene.