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AIL Rimini e Donatori di Musica

"Affacciati alla Finestra": per la prima volta un'orchestra suona in un ospedale

In foto: Un momento del concerto
Un momento del concerto
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 29 giu 2021 13:55 ~ ultimo agg. 18:30
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Per la prima volta un’orchestra suona in un ospedale. Un concerto per due Pianoforti e Orchestra d’Archi ha aperto lunedì pomeriggio, sul prato tra la Scala C e la Scala D dell’ospedale “Infermi” di Rimini, l’edizione 2021 di “Affacciati alla finestra”, organizzata da AIL Rimini OdV in collaborazione con l’Associazione “Donatori di Musica” e con il patrocinio del Comune di Rimini. L’evento è stato organizzato nell’ambito della Giornata Nazionale per la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma. Presente la vicesindaca di Rimini, Gloria Lisi. Hanno assistito al concerto anche Francesca Raggi, Dir. Presidio Ospedaliero di Rimini, e Bianca Caruso, Dir. Presidio Ospedaliero di Riccione.

“Finalmente siamo ritornati a fare musica, e direi dell’ottima musica, in ospedale – commenta Eduardo Pinto, presidente di AIL Rimini OdV –. Era da tantissimo tempo che seguivamo questo sogno, ma abbiamo aspettato per essere sicuri di poter suonare in tranquillità. Questa volta i “Donatori di Musica”, nelle persone di Francesca Cesaretti e Davide Tura, ci hanno fatto conoscere l’Orchestra da Camera di Rimini diretta dal maestro Stefano Pecci. È stato un pomeriggio intenso, di musica meravigliosa, di Mozart e Bach. Ma mi ha colpito soprattutto la composizione “Pan Do Ra” di Davide Tura, che ha eseguito un brano incredibilmente bello. Come ha ricordato il maestro Pecci questo è stato il loro primo concerto da quando è scoppiata la pandemia, ed il luogo in cui è avvenuto è particolarmente significativo: qui nel cortile dell’ospedale “Infermi” di Rimini, dove tanto si è lottato, dove tanto si è combattuto, dove tanto si è sofferto. La nostra associazione, AIL Rimini (Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma) ha un unico obiettivo: sconfiggere queste patologie veramente gravi, e lo facciamo con tutti i mezzi possibili e immaginabili, cercando di dare supporto ai malati e ai loro familiari. Questi concerti che noi organizziamo servono proprio per stare vicino sia ai malati che al personale che li assiste dalla mattina alla sera”.

“È stato veramente emozionante – attacca Francesca Cesaretti dell’Associazione “Donatori di Musica” -. Quest’anno siamo veramente cresciuti, ho detto: “facciamo un concerto veramente grande in attesa di poter tornare dentro l’ospedale”. Abbiamo voluto esagerare e abbiamo realizzato un concerto davvero speciale. È stata la realizzazione di un sogno che avevo da tempo, quello di poter suonare il concerto di Bach per due pianoforti e orchestra, e la cosa interessante è che in questo contesto dei “Donatori di Musica” accadono sempre queste tipologie di miracoli in cui i sogni si realizzano: quando si fanno le cose senza nessun tipo di interesse, di tornaconto, addirittura gratuitamente, alla fine si realizzano queste bellezze. Tutto il personale sanitario è stato coinvolto: si affacciavano alle finestre, qualche paziente usciva fuori, faceva un piccolo video e poi tornava dentro. Presenti le autorità comunali con la vicesindaca Gloria Lisi. Un ringraziamento particolare all’orchestra e anche ai giovani donatori di musica che hanno fatto da spalla al concerto. È stata una grande festa, in attesa di poter tornare a fare dentro l’ospedale quello che facevamo prima dello scoppio della pandemia, cioè donare la musica ai pazienti in maniera diretta”.