Indietro
menu
indagato un collega

Violenta lite sul lavoro, operaio colpito con una spranga in testa: è grave

In foto: repertorio
repertorio
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 19 mag 2021 20:12 ~ ultimo agg. 20 mag 14:16
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Quello che in un primo momento era parso un incidente sul lavoro (vedi notizia), si è presto trasformato in una violenta aggressione. I carabinieri della Compagnia di Riccione, diretta dal capitano Luca Colombari, hanno denunciato a piede libero con l’accusa di lesioni aggravate – che potrebbero mutare in tentato omicidio – un operaio cinese di 62 anni, residente a Rimini. L’uomo avrebbe colpito alla testa un collega connazionale di 53 anni – anche lui residente a Rimini – con una spranga in ferro, dopo una accesa discussione nata per motivi di lavoro.

I due operai, che lavorano per una ditta specializzata nella lavorazione del metallo in via Petrarca, a Cerasolo, sarebbero venuti a contatto lontano dagli occhi degli altri colleghi italiani. Da una prima ricostruzione degli investigatori dell’Arma, la vittima avrebbe chiesto al connazionale più grande di aiutarlo a svolgere una mansione. Quest’ultimo, però, si sarebbe rifiutato. Tra i due ci sarebbero ruggini pregresse e il rifiuto non avrebbe fatto altro che accentuarle. Gli operai cinesi si sono messi a discutere animatamente fino a quando il 62enne ha perso la testa: ha afferrato una spranga in ferro e ha colpito con violenza alla testa il collega, caduto a terra tramortito. Questa almeno è la tesi dei carabinieri.

Sarebbe stato proprio l’aggressore, pentito per il grave gesto commesso, ad aver attirato l’attenzione degli altri colleghi per chiedere aiuto. Nessuno dei due cinesi, infatti, parla bene l’italiano e spesso si fanno capire a gesti. Inizialmente gli altri operai, che hanno subito chiamato il 118, hanno creduto si fosse trattato di un incidente di lavoro, invece i carabinieri di Riccione e Coriano hanno intuito fin dal loro arrivo in fabbrica che c’era qualcosa di anomalo.

Il tipo di ferita alla testa, la spranga di ferro recuperata e altri piccoli dettagli hanno spinto gli investigatori a credere di essere di fronte a un’aggressione. Al momento il 62enne è indagato a piede libero, mentre il connazionale è stato trasferito in elisoccorso all’ospedale Bufalini di Cesena in codice di massima gravità. La prognosi è riservata, ma non sarebbe in pericolo di vita. Le indagini, coordinate dal pm di turno, Luigi Sgambati, sono tutt’altro che chiuse e nelle prossime ore potrebbero esserci ulteriori sviluppi.