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Carabinieri e Sanità Pubblica

Requisiti non rispettati, chiuse due case per anziani a Riccione

In foto: i controlli
i controlli
di Redazione   
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sab 29 mag 2021 08:44 ~ ultimo agg. 30 mag 12:14
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Ieri mattina (venerdì) i carabinieri del Nucleo operativo di Riccione, coadiuvati dal Nas di Bologna e dall’Ispettorato del lavoro, hanno eseguito una ispezione alle case per anziani “Lieto riposo 2” e “Lieto riposo 6”, nello stesso stabile all’angolo tra viale Galliano e viale Diaz, gestite dalla società “Aquile solidali”.

Dal sopralluogo sono emerse molteplici e gravi criticità, sottoscritte anche dal medico del dipartimento della Sanità pubblica e dal medico geriatra dell’Ausl Romagna. Le inadempienze rilevate sono riferite a requisiti minimi, strutturali e funzionali, riguardanti la sicurezza degli ospiti e degli operatori. Infatti, nel corso del controllo è stata riscontrata l’assenza di sufficiente personale per l’assistenza degli anziani, ai quali, è stato accertato, venivano talvolta somministrati farmaci in assenza di specifiche prescrizioni mediche. Il sindaco Renata Tosi, nel ruolo di autorità sanitaria locale, ha adottato un provvedimento di sospensione delle attività, con la necessità di procedere al ricollocamento degli anziani in strutture idonee.

“Un provvedimento tempestivo – dichiara il sindaco a fronte delle gravi irregolarità riscontrate all’interno delle strutture, al di fuori peraltro dalle norme del Regolamento per la disciplina delle case famiglia per anziani e disabili adulti del 2019, che prevede la possibilità di accogliere fino ad un massimo di 6 ospiti e il rispetto di determinati requisiti a partire da ‘adeguate condizioni di benessere’ degli anziani. La cura per le persone fragili è un obiettivo primario di questa amministrazione per cui ho dato, nell’arco di 5 giorni dalla firma dell’ordinanza, disponibilità al collocamento degli anziani che non possono avere assistenza a casa con un percorso privato, tramite un accordo con il servizio sanitario nazionale. Ringrazio carabinieri e Ausl per la professionalità dimostrata di fronte ad un caso delicato che vede coinvolte fasce deboli della popolazione”.