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Passo indietro della Croce Rossa, niente più migranti in zona mare

Rita Rolfo, presidente Cri di Rimini

E’ notizia di oggi pomeriggio che la Croce Rossa di Rimini, proprio per evitare ulteriori polemiche, ha rinunciato al trasferimento dei 35 migranti sotto il suo coordinamento in zona turistica, all’hotel Rimini in viale Viareggio a Rivazzurra. “Dispiace – ha affermato la presidente della Cri, Rita Rolfo, da noi contattata telefonicamente – vedere il caos che è scoppiato. Comprendiamo le posizioni di tutti e proprio per questo motivo abbiamo deciso di fare un passo indietro”.

Un atto di responsabilità nei confronti di tutti le parti coinvolte, lo ha definito la stessa Rolfo. Che però ci tiene a sottolineare alcuni aspetti: “La Croce Rossa non crea problemi, semmai li risolve, da qui la decisione di non trasferire i migranti all’hotel Rimini. Però, mi lasci esprimere amarezza per il bulirone che si è venuto a creare. Ho ricevuto da parte di alcuni telefonate poco simpatiche e reazioni piuttosto violente nei toni da altri. Voglio chiarire che si tratta di ragazzi che vanno a scuola, alcuni che lavorano, comunque seguiti dai nostri dipendenti e volontari. Non li rifocilliamo e basta. Sono persone integrate che non avrebbero creato problemi, ne sono certa”.

Poi un appello, rivolto anche all’amministrazione, affinché si possa trovare uno spazio idoneo: “Dove sono ospitati attualmente non possono più rimanere – spiega la presidente – quindi abbiamo bisogno di individuare una nuova struttura. Magari il Comune potrebbe darci una mano. La Croce Rossa aiuta tutti, gli italiani e gli stranieri, senza distinzioni di razza o religione”, conclude.

Per quanto riguarda, invece, gli altri 35 migranti sotto la supervisione di un’altra associazione, che dall’hotel Evelyn dovrebbero essere trasferiti all’hotel Alba, deciderà il prefetto Forlenza, che è l’autorità deputata a rilasciare o meno il benestare per la loro ricollocazione. L’intenzione, al momento, sembrerebbe quella di accogliere le richieste di albergatori e Comuni, e a negare quindi il trasferimento in zona mare.