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In visita a Rimini

In giro senza mascherina (ma non al chiuso). Il sottosegretario fa chiarezza

In foto: il sottosegretario Sileri
il sottosegretario Sileri
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 14 mag 2021 16:27 ~ ultimo agg. 19:26
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Il sottosegretario alla Sanità Pier Paolo Sileri questa mattina ha fatto visita all’hub vaccinale della fiera di Rimini e poi all’ospedale Infermi. Ad accompagnarlo, tra gli altri,. il presidente della Regione Bonaccini, il sindaco Gnassi e il senatore Croatti.

Sileri ha risposto ad alcune domande relative alle prospettive a breve e medio termine per la gestione dell’emergenza. “La campagna vaccinale sta andando bene. Come atteso, ora si apre ai soggetti più giovani. Questo significa procedere rapidamente alla somministrazione di almeno una dose di vaccino per un cospicuo numero di persone. E questo significa riappropriarci gradualmente della nostra libertà”

Sulle mascherine: si potrà pensare di allentare l’obbligo all’aperto quando ci sarà almeno metà della popolazione vaccinata. Il che non significherà poterla lasciare a casa, ma averla a portata di mano in caso di situazioni particolari (ad esempio, la fila in gelateria). “Al chiuso, dovrebbe rimanere ancora per un bel po’”, specifica.

Sul coprifuoco, ancora non ci sono date per cambi di orario ma perché, spiega, volendo prendere decisioni sulle quali poi non tornare più indietro si preferisce essere cauti. Sul “green pass” (per chi è vaccinato, guarito o ha tampone negativo recente), sarà arrivato nella seconda metà di maggio.


Le strutture visitate da Sileri ( a cura dell’Ausl):

Centro Vaccinale Fiera di Rimini

Attivo dal 27 dicembre 2020 offre vaccinazioni al bacino di utenza della provincia di Rimini, con altre 6 sedi presenti in altri comuni del territorio provinciale (Santarcangelo, Bellaria, Novafeltria, Riccione, Cattolica e Morciano). Opera operando su due turni giornalieri (mattina e pomeriggio) dalle ore 9 alle 19, e impiegando 5 medici per turno, 12 infermieri al mattino, 12 al pomeriggio, 1 Operatore sociosanitario al mattino e 1 Oss al pomeriggio, oltre a 4 amministrativi e 2 coordinatori esperti del percorso vaccinale. Il tutto si avvale anche della supervisione dei farmacisti ospedalieri che controllano il percorso del trasporto, preparazione e diluizione dei vaccini. L’attività vaccinale è possibile anche grazie alla collaborazione con l’amministrazione comunale di Rimini e ai volontari che effettuano l’accoglienza all’ingresso..

Il Blocco operatorio dell’ospedale Infermi di Rimini

Il Blocco Operatorio Multidisciplinare è costituito da 8 sale, 2 sale decentrate annesse alla Urologia, 2 sale decentrate annesse all’Otorinolaringoiatria,  2 sale operatorie di Ostetricia e 6 sale parto, tutte modernamente organizzate, con locale di regia provvisto di consolle e comunicazione remota. Il programma settimanale prevede 55 sedute chirurgiche operatorie. All’interno del blocco multidisciplinare è presente una recovery room con 5 postazioni, che durante la seconda e terza ondata della pandemia ha permesso in particolare di continuare l’attività chirurgica maggiore. Nel 2020 sono stati effettuati 7.645 interventi.

Il reparto di Terapia Intensiva Neonatale

La vocazione distintiva caratterizzante l’Ospedale di Rimini è relativa all’area materno-infantile. La Terapia Intensiva Neonatale del nosocomio riminese, in particolare, assiste neonati di qualsiasi peso, con tutte le specialità necessarie per affrontare le emergenze materne o neonatali (escluse le gravi cardiopatie e le gravi patologie neurologiche fetali). E’ dotata di 9 posti letto intensivi, attrezzati per fornire tutte le cure necessarie, dalla ventilazione meccanica, alla nutrizione parenterale, al monitoraggio invasivo e non invasivo di tutte le funzioni vitali. Tutta l’attrezzatura messa a disposizione è all’avanguardia ed ha lo scopo di fornire le cure più intensive con la maggiore delicatezza possibile. Tutte le postazioni sono dotate di incubatrici ibride che permettono di evitare gli spostamenti del neonato da una postazione all’altra, trasformandosi, a seconda delle esigenze, da lettino rianimatorio, a incubatrice da trasporto, termoculla, lettino chirurgico.