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giovedì 18 aprile 2024
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Baseball Serie A

Il DT di New Rimini Erba Vita, Andrea Evangelisti, commenta il primo hurrà

In foto: Andrea Evangelisti e Mike Romano
Andrea Evangelisti e Mike Romano
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 31 mag 2021 23:36 ~ ultimo agg. 1 giu 14:47
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La prima vittoria di New Rimini Erba Vita in serie A (vedi notizia) sblocca la classifica, regala fiducia ad una squadra giovanissima e gratifica il lavoro dello staff tecnico che deve trasferire ad un roster inesperto un po’ dell’enorme esperienza vissuta in tanti anni sui diamanti di mezza Europa.

Andrea Evangelisti, direttore tecnico di New Rimini Erba Vita, sprizza soddisfazione, ma un attimo dopo risintonizza la grande soddisfazione sul lavoro da fare.
“Ci eravamo sentiti poco prima di iniziare la stagione, abbiamo giocato solo due turni, quattro gare, ma dal punto di vista delle energie spese mi pare passato un anno intero. Siamo partiti da zero e di corsa, sotto l’aspetto organizzativo dobbiamo consolidarci e ampliare il numero di coloro che ci sostengono e ci aiutano anche nelle piccole cose. Però siamo soddisfatti, nello sport il risultato del campo è una medicina prodigiosa per togliere la stanchezza”.

Avete vinto solo la prima partita.
“Infatti siamo come un neonato che ha fatto il primo sorriso. Ma ogni genitore sa quanto quel sorriso regali emozione e fiducia nel futuro. Noi abbiamo una fortuna che non vogliamo sprecare: dentro le persone che ruotano intorno ad una squadra giovanissima c’è il seme della mentalità vincente. Molti dei ragazzi hanno vinto il campionato di serie B lo scorso anno, altri hanno lottato fino alla fine. Ora sono in una nuova condizione e grazie ai nostri tecnici stanno imparando che l’asticella dei vincenti si alza ogni giorno. Non saremo mai presuntuosi, ma sempre determinati al mille per mille”.

Qual è il suo giudizio tecnico dopo quattro partite?
“Contro Macerata abbiamo perso due volte, ci sta e poi abbiamo pagato l’emozione della prima volta. Avremmo potuto fare meglio, ma la distanza con loro è ancora evidente. Credo che al ritorno per Macerata sarà più dura. A Bologna avremmo potuto fare nostra anche la prima partita. Battere così tanto più degli avversari e non vincere è un peccato. Avremmo potuto abbatterci, invece nel pomeriggio la squadra s’è accesa. Tutti segnali positivi. Conta crescere tecnicamente, ma questi aspetti valgono tanto”.

Nei singoli reparti?
“Sapevamo di avere a disposizione diversi lanciatori, tutti bravi a partire o a rilevare i compagni. È un patrimonio importante per il futuro. In diamante siamo stati alterni: a tratti riusciamo ad essere molto fastidiosi muovendo gli uomini in base, nella prima c’è mancata la ‘botta’ al momento giusto, ma sono cose che capitano. C’è un bel clima nella squadra, i ragazzi capiscono che dallo staff tecnico arrivano nozioni di alto livello”.

Ora mirino su Rovigo.
“Sono anche loro neopromossi e sono ambiziosi. A Macerata hanno sempre costretto i marchigiani alla rimonta. Sul monte Crepaldi e Morreale nella prima, Pablo Pietrogrande e Castillo Reyes nella seconda partita, sono belli solidi. Ma noi ci siamo, sappiamo che questo campionato ce lo meritiamo e quando scocca la scintilla ci vuol poco ad accendere il fuoco”.

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