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Dello sportello Federconsumatori

Giovani, pandemia e i fatti di cronaca. La riflessione dello psicologo Cuttone

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 13 mag 2021 19:23 ~ ultimo agg. 19:24
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Federconsumatori Rimini ricorda all’utenza lo sportello psicologico  attivato in tempi di pandemia: sportello di ascolto e di supporto aperto a tutta la popolazione di Rimini e provincia , in particolare alle fasce di età più esposte e quindi anche agli adolescenti e ai giovani adulti. Lo sportello è anonimo e il primo colloquio gratuito. Per informazioni e prenotazioni ( 0541-779989 ) segreteria@federconsumatoririmini.it

Lo sportello è condotto dal dottor Maurizio Cuttone psicologo, psicoterapeuta e psicoanalista certificato nel lavoro con l’adolescente e il giovane adulto. Proprio sui più giovani interviene con una riflessione il dottor Maurizio Cuttone:

“Gli adolescenti e i giovani adulti oggetto di osservazione vanno inseriti nelle riflessioni sociologiche e psicoanalitiche sulla post-modernità o iper-modernità: la fluidità, la labilità, la liquidità di Baumann, l’evaporazione del padre e l’assenza di desiderio di Recalcati. Sono in via di rapida trasformazione le loro autobiografie, sempre più sfuggenti, anonime, accennate, frammentate, con innesti di arcaico e ipertecnologico insieme. I giovani della società odierna si trovano per un tempo interminabile in quella condizione che i sociologi chiamano “liminalità”, gli psichiatri “ritardo” e noi “stato pre-adulto”. Ma cosa significa tutto ciò attualmente, dopo un anno di lockdown che ha tenuto la popolazione segregata in casa?

Come percepiscono tale lockdown, come ci si confrontano, come vi reagiscono gli adolescenti e i giovani adulti? Gli ultimi fatti di cronaca avvenuti alle cantinette di Piazza Cavour a Rimini portano drammaticamente alla ribalta la condizione giovanile dopo un anno di pandemia. L’adolescenza e la prima giovinezza sono i momenti in cui è fondamentale il vivere all’aria aperta, l’ esprimersi attraverso il corpo, l’ agire, avere costante rapporto col gruppo dei pari. Le limitazioni, il “blocco vitale” causato da lockdown, ha posto i giovani in una condizione di cattività molto pericolosa.

Il rischio per la condizione adolescenziale e giovanile è quello che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno: da ragazzi apatici, che si perdono nel vuoto di una illusoria “second life” passando intere giornate davanti al computer, a ragazzi che esplodono, non riescono a trattenere la rabbia per essere stati privati di ciò per loro fondamentale: la libertà. È così che è molto frequentemente si verificano, nelle scuole e nelle piazze, fenomeni di antisocialità, se non veri e propri casi di disturbi psichiatrici. È compito della società adulta riuscire, a livello sociale e individuale, riconoscere e prevenire il malessere della attuale condizione giovanile”.