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20 anni di impegno da rispettare

Fusione fiere. Rinaldis (Federalberghi): il rapporto tra Bologna e Rimini sia paritario

In foto: Patrizia Rinaldis
Patrizia Rinaldis
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 8 mag 2021 18:12 ~ ultimo agg. 18:14
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La fusione delle fiere di Rimini e Bologna deve prevedere un assetto equo tra le parti e rispettoso del territorio riminese, che ha saputo creare con l’impegno e gli investimenti una fiera di livello internazionale. Lo ribadisce Patrizia Rinaldis, presidente di Federalberghi di Rimini

“Ho letto dalla stampa bolognese la notizia sullo stato di avanzamento della trattativa in merito alla fusione delle fiere di Rimini e di Bologna. Da quanto riportato – più o meno esplicitamente – in questi articoli, si evince che la negoziazione in corso parrebbe convergere verso un assetto di governance della futura società unica decisamente sbilanciato.

Ricordo il grande impegno che la nostra categoria ha profuso in questi 20 anni credendoci, investendo quote nel progetto fin dalla nascita e affiancandone la crescita e supportando anche i momenti di crisi.

Ora grazie alla sua notevole e rapida crescita nel tempo, l’attività di IEG è arrivata a generare nel territorio di Rimini un giro di affari che supera il miliardo di euro di cui beneficia tutta la comunità locale. Per questo resto perplessa circa la prospettiva enunciata che il rapporto possa essere compromesso qualora non si garantisca l’ equilibrio tra le due anime territoriali.

In questi ultimi venti anni abbiamo potuto constatare la grande crescita della capacità del management che ha gestito la Fiera di Rimini e che l’ha portata a trasformarsi da una fiera di provincia a una realtà fieristica fortemente competitiva in Italia e nel mondo, accompagnandola alla quotazione nel mercato azionario di Borsa Italiana.

Per questo motivo, noi albergatori, pur credendo fortemente nella strategicità dell’operazione di una fusione con BolognaFiere che porterebbe IEG a diventare una delle principali realtà fieristiche internazionali, riteniamo che sarebbe un errore imperdonabile intaccare il valore creato da IEG sul territorio riminese.

Per questo rivolgiamo un forte appello agli amministratori e ai tecnici che, in questo momento, stanno trattando l’operazione di fusione per la parte riminese, affinché si assicurino che, nella costituenda società fieristica unica, il rapporto tra Bologna e Rimini sia paritario, non solo a livello politico, ma soprattutto per quanto riguarda il governo esecutivo dei due quartieri, con l’obiettivo di assicurare una piena coesione tra le parti e un efficace e trasparente controllo della nuova società, in maniera equa da parte dei due territori e delle loro componenti imprenditoriali e sociali”.