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grazie a 30 professionisti

All'Infermi primo prelievo multiorgano da paziente deceduto

In foto: l'ospedale Infermi
l'ospedale Infermi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
mar 18 mag 2021 13:13
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All’Ospedale Infermi di Rimini nei giorni scorsi è stato effettuato con successo il primo prelievo multiorgano a cuore fermo da un paziente deceduto, per il quale la famiglia aveva generosamente espresso la volontà di donare gli organi.

La complessa procedura ha richiesto la partecipazione di circa 30 professionisti e ha portato a trapiantare fegato e reni prelevati dai chirurghi del Centro Trapianti del Policlinico di Modena.

L’integrazione dell’ECMO team della Romagna nella squadra multidisciplinare – spiega il primario del reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Infermi di Rimini Emiliano Gamberinisi è resa necessaria al fine di evitare i danni che l’assenza di attività cardiaca e respiratoria del donatore causerebbe agli organi addominali. La metodica ECMO (Extra Corporeal Membrane Oxygenation) permette infatti di sostituire completamente la funzione cardiorespiratoria, assente in questi delicati casi nei quali il prelievo viene eseguito dopo che il paziente è deceduto per arresto cardiaco irreversibile”.

Professionisti delle Unità Operative Anestesia e Rianimazione, Cardiologia, Chirurgia Vascolare, Medicina Trasfusionale e Radiologia Interventistica degli Ospedali di Rimini e Cesena, unitamente al personale del Blocco Operatorio dell’Infermi, hanno dunque messo in atto la tecnica detta Perfusione Regionale Normotermica (NRP), permettendo all’equipe del centro modenese di procedere al prelievo degli organi secondo una metodica che poco si discosta da quella usuale per la donazione da paziente in morte encefalica a cuore battente.