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Albergatori e Comune in pressing sul prefetto: “No ai migranti in zona mare”

albergatori e cittadini presenti ieri all'incontro (foto Newsrimini.it)

Diversi albergatori di Rimini sud sono preoccupati per il possibile arrivo di una settantina di profughi in alcuni hotel che si trovano in fascia turistica a Rivazzurra e Miramare. Le strutture pronte ad accogliergli sono l’hotel Alba in viale Faenza a Miramare (situato a 200 metri dal mare) e l’hotel Rimini in viale Viareggio a Rivazzurra. Non si tratta di “nuovi ingressi” collegati al recente bando della Prefettura, ma di trasferimenti di ragazzi che già da qualche tempo si trovano sul territorio. Gli albergatori però temono i possibili effetti in tema di ordine pubblico e sicurezza in vista di una stagione che si preannuncia comunque complicata e chiedono di trovare soluzioni alternative.

A raccogliere i malumori di colleghi e residenti è stato Corrado della Vista, albergatore di Miramare ed ex consigliere dell’Aia di Rimini: “Siamo alle porte di una stagione che si preannuncia difficile già di suo e il trasferimento dei profughi in fascia turistica aggraverebbe ulteriormente la situazione lavorativa. Per questo chiediamo che vengano sistemati altrove”.

A seguito anche di una raccolta firme, ieri all’hotel San Paolo si è tenuta un’assemblea pubblica alla quale hanno partecipato l’assessore Anna Montini e il consigliere di maggioranza Mirco Muratori di Patto Civico. Presente una cinquantina di persone tra albergatori, esercenti e residenti della zona, a cui è stato spiegato che, al momento, dalla Prefettura non sono arrivati via libera a traslochi. Anzi, il prefetto sarebbe orientato a bocciare la sistemazione dei migranti in una zona turistica. L’amministrazione si è schierata al fianco dei cittadini, ritenendo che la zona mare non sia la soluzione idonea per ospitare profughi: “Questi spostamenti non vanno fatti in zona mare, soprattutto a cavallo della stagione balneare – hanno ribadito ieri Montini e Muratori -. E’ chiaro che una soluzione va trovata, ma non nella fascia turistica. Lo abbiamo fatto presente al prefetto, spetta a lui la decisione ultima. Confidiamo che possa trovare un’altra soluzione”. Assessore e consigliere hanno però tenuto a sottolineare che se si è aperta questa possibilità è perché “ci sono stati degli albergatori che si sono offerti di ospitarli nelle loro strutture”.

La Croce Rossa, che ha già fatto partire i lavori in un albergo di Rivazzurra, si dice invece stupita da tanto clamore e precisa che si tratta di ragazzi che vanno a scuola e lavorano.

Con una campagna elettorale alle porte, il tema è però destinato a generare dibattito tra le forze politiche. Il consigliere di Fratelli d’Italia Nicola Marcello ha subito puntato il dito sul comune. “Non condanno nè i migranti, spesso vittime del sistema , né le associazioni di volontariato che si occupano di loro nel rispetto delle regole – scrive –, ma chi deve vigilare nella Giunta che tali insediamenti non vadano ad inficiare sulla sicurezza cittadina e sull’offerta turistica”. Marcello annuncia anche una raccolta firme nelle zone interessate. Allargano il discorso anche alla situazione nazionale e ai paventati nuovi arrivi sui territori invece i deputati della Lega Jacopo Morrone ed Elena Raffaelli. “Impensabile che il Viminale pensi di scaricare alle regioni, soprattutto in zone turistiche, la responsabilità di ospitare i migranti che entrano irregolarmente in Italia. Oggi sembra sia la volta di Miramare, nel Riminese, poi a chi toccherà?”, si chiedono i due onorevoli.