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Vaccini: dal 12 quelle a domicilio di persone fragili e caregiver

In foto: Raffaele Donini
Raffaele Donini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 6 apr 2021 14:24
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Dal 12 aprile partiranno le vaccinazioni a domicilio delle persone fragili e dei loro caregiver, famigliari o assistenti. Lo ha spiegato l’assessore regionale alla salute Raffaele Donini rispondento ad una interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia Tagliaferri. “La vaccinazione avverrà contestualmente per tutti – ha aggiunto –. Se questo non avverrà, i famigliari potranno rivolgersi al medico di medicina generale. E ciò vale anche per i minori con grave disabilità”. L’assessore ha poi rimarcato che la Regione “si attiene al piano vaccinale nazionale”. Donini, incalzato dalle domande del consigliere Barcaiuolo sempre di Fratelli d’Italia, ha poi chiarito il tema relativo alle offerte giunte in regione per l’acquisto di vaccini dall’estero. “Al presidente Bonaccini non sono mai state nemmeno sottoposte queste questioni – ha detto – in quanto non erano state valutate di alcun interesse, dato che non c’era nulla. In quel periodo, le Regioni subivano decurtazioni di vaccini. Ad esempio, il Veneto si disse disponibile ad acquistare vaccini all’estero. Io e Bonaccini non abbiamo detto nulla di diverso: se dovesse servire la rete di relazioni che sul mercato tradizionale hanno alcune regioni, e il governo dovesse ritenerle utili, siamo disponibili a un tavolo con l’esecutivo nazionale per vedere se esistono potenzialità. Il governo disse che non era possibile e la storia finì lì. La Regione chiese a Mondial Parma – un importatore, non un mediatore – se fosse possibile una valutazione in ambito internazionale, ma il governo disse no. Quindi non ci fu nulla che potesse essere portato all’attenzione di Bonaccini”. L’assessore ha spiegato anche le dichiarazioni alla trasmissione “Porta a porta”: “Fummo contattati da una persona che ci lasciò dei documenti che io diedi, in originale, al giornalista di Porta a porta. Si trattava di un mediatore di una società legata a una società di Novigrad che proponeva AstraZeneca in quantità. Non abbiamo considerato questa ipotesi e non è stato fatto nulla. Nessuna contraddizione tra me e il presidente”. Barcaiuolo aveva detto che Donini, a Porta a porta, era pronto a valutare un acquisto all’estero, ma Bonaccini alla stampa aveva negato qualsiasi contatto. Barcaiuolo ha replicato che “significa che Bonaccini non si informa di ciò che lei ha sostenuto a Porta a porta. Non c’è stata comunicazione tra lei e la presidenza. In quel periodo, ci sono stati alcuni contatti di persone verso le Regioni e questo avrebbe dovuto coinvolgere anche lei che avrebbe dovuto almeno informare Bonaccini”.