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La spiaggia che non c'è stata

Spiaggia, covid e ipotesi tentate. Un anno fa il caso del plexiglass

In foto: un rendering dei box
un rendering dei box
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 14 apr 2021 12:54 ~ ultimo agg. 16:23
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“Come andremo al mare nell’estate del coronavirus”; “Ombrelloni in box di plexiglass, sarà questa la spiaggia dell’estate della pandemia?”. Poi, per fortuna, la spiaggia così non è stata. Tra il 13 e il 14 aprile del 2020 le barriere di plexiglass da spiaggia finivano sulla ribalta dei media nazionali come arma anticontagio per l’estate. Un progetto elaborato in particolare da un’azienda emiliana che, in una situazione quanto mai incerta, si era prontamente e legittimamente mossa per offrire una proposta agli operatori balneari. Sulla costa romagnola la levata di scudi fu immediata, tra amministratori pubblici e operatori turistici: una spiaggia così non sarebbe mai stata proposta.

Fermare il tam tam mediatico non fu facile: diversi albergatori dovettero rispondere alle telefonate dei loro ospiti che. dopo avere letto titoli come quelli di cui sopra, chiedevano se la fruizione della spiaggia sarebbe stata davvero quella. Subito archiviato il plexiglass, nelle settimane successive si elaborò, attraverso diverse correzioni di tiro, un modello meno “traumatico” della spiaggia in epoca Covid. Modello che poi, alla luce del drastico calo dei contagi nei mesi estivi, si è sostanzialmente articolato nel distanziamento tra gli ombrelloni, nella sanificazione delle strutture e in poche altre limitazioni.

In quei giorni di aprile poi su come sarebbe stata l’estate, così come su tanti altri aspetti dell’emergenza coronavirus, era possibile trovare le ipotesi più disparate  da parte di esperti e addetti ai lavori destinate col tempo a inevitabili smentite. Quella dei box in plexiglass, col senno di poi, è comunque una significativa lezione sia per chi fa comunicazione – trasformare ipotesi in dati di fatto, seppur nella semplificazione di un titolo, è sempre rischioso – sia per i fruitori dell’informazione: quando si ha a che fare con situazioni inedite, è sempre bene prendere ogni previsione con il dovuto distacco. Del coronavirus c’è ancora tanto da capire oggi, figuriamoci un anno fa.