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Manca una settimana

Scuola. Rinascita Civica: il trasporto pubblico è pronto a riapertura scuola al 100%?

In foto: i bus di Start
i bus di Start
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
dom 18 apr 2021 11:07
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A una settimana di distanza D-Day della riapertura totale delle scuole di ogni ordine e grado, il trasporto pubblico è pronto? A chiederselo è Gabriele Colonna di Rinascita Civica che ricorda la “falsa partenza” dello scorso settembre e le ulteriori complicazioni legate alla presenza della “variante inglese” del virus con la sua maggiore trasmissibilità. Finora “lo svolgimento a singhiozzo da fine Ottobre e sino oggi – si legge nella nota – delle attività scolastiche in presenza è riuscito a mitigare, e in alcuni casi anche a nascondere, le grandi criticità esistenti in questo fondamentale settore peri-scolastico sulla cui sicurezza grava il peso della buona riuscita del completamento in presenza dell’anno scolastico in corso”. Secondo Colonna, la prevalenza della variante inglese dovrebbe portare ad una rivalutazione delle linee guida di sicurezza sui mezzi di trasporto che erano state elaborate in una condizione epidemica differente. “Purtroppo – scrive l’esponente di Rinascita Civica –, già nel corso di questa settimana sono venuto a conoscenza di casi in cui alcuni mezzi presentavano per gli utenti condizioni di viaggio prossime a trasformarsi in situazioni potenzialmente pericolose, al limite di quanto attualmente prescritto dai protocolli di sicurezza, e tutto questo accade in un momento in cui le attività degli istituti di secondo grado, i cui studenti rappresentano la quota principale di fruitori del servizio di trasporto scolastico, vengono effettuale solo al 50%. Quindi ancora una volta il tutto ruota attorno ad un grande punto interrogativo, alla madre di tutte le domande: se a oggi già ci troviamo in una condizione prossima al limite, quanti mezzi di trasporto destinati al servizio scolastico saranno messi a disposizione da Start Romagna a partire da lunedì 26 aprile per supportare il ritorno a scuola del 100% degli studenti? Ma poi, questo numero sarà sufficiente a garantire condizioni ottimali di sicurezza per gli autisti e al tempo stesso consentire a tutti gli utenti di poter usufruire del servizio di trasporto acquistato in abbonamento in relazione ai limiti di capienza fissata per i veicoli e al rispetto della distanza da mantenere tra gli utenti?”
Secondo Colonna “tempo per incrementare il parco veicoli alle attuali necessità, e adeguare la quantità di personale da utilizzare sugli stessi, ce n’è stato e quindi sarebbe inaccettabile ritrovarci nuovamente nella pessima condizione di settembre“. “Presentarsi nuovamente impreparati ad affrontare questa già nota situazione di criticità – continua – rischia di contribuire nuovamente alla ripresa della circolazione del virus tra le persone, dopo mesi di sacrifici personali ed economici e purtroppo un numero elevatissimo di decessi, e, conseguentemente, di minare fortemente la ripartenza di tutto il tessuto economico e sociale del nostro territorio, con possibili ricadute sulla stagione estiva che oramai è alle porte e sulla cui buona riuscita si basano la possibilità di sopravvivenza per tantissime attività, imprenditori e famiglie.”
Alle amministrazioni provinciale e comunale e a Start, Colonna chiede di comunicare “quali modalità operative entreranno in vigore da lunedì 26 aprile, quanti mezzi di trasporto ad oggi sono utilizzati per coprire le corse destinate a corse scolastiche, quali sono le risultanze delle attività di monitoraggio e controllo sui mezzi che sicuramente sono state effettuate sinora, e soprattutto quanti invece in totale ne verranno impiegati, sempre a partire dal 26 Aprile, anche comprendendo quelli a supporto di quelle tratte che non sono direttamente qualificate come servizio  scolastico ma che sono caratterizzate da una elevata presenza di studenti.
L’esponente di Rinascita Civica sollecita anche risposte per “le famiglie che hanno acquistato abbonamenti di viaggio per i propri figli, magari scontando il voucher di rimborso emesso in conseguenza al lockdown totale del 2020, ma che nei fatti, tra ordinanze regionali e ministeriali, non ne hanno fruito visto il ricorso totale o parziale alla didattica a distanza; ben comprendendo che le situazioni occorse nel 2020 e nel 2021 siano differenti, come differenti purtroppo sono anche le condizioni economiche di molte famiglie, ma consapevole comunque del fatto che anche quest’anno è facilmente riscontrabile il non aver potuto usufruire del servizio acquistato, ritengo sarebbe dovuto, o quantomeno un bel gesto, un intervento economico da parte delle Amministrazioni Pubbliche interessate, o dell’ente erogatore del servizio, finalizzato a garantire un rimborso sui titoli di viaggio acquistati, da quantificare in base a parametri oggettivi, riuscendo per una volta ad evitare e anticipare il manifestarsi del malcontento dei titolari di abbonamento, andando incontro a parte delle loro esigenze, che presto si concretizzerà.” “Il 26 aprile – conclude Colonna – è vicino, ma tempo per prepararsi ce n’è stato, presentarsi anche questa volta “disarmati” all’appuntamento sarà fatale!”