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Divergenze con le categorie

Riccione. Per il bando mille euro 70 domande in poche ore

In foto: Luigi Santi
Luigi Santi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 14 apr 2021 14:48
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Nella prima ora, sono state 22 le domande presentate per l’assegnazione di contributo a fondo perduto a sostegno delle attività economiche e professionali maggiormente colpite dallo stato di emergenza sanitaria causata da Covid19. In totale alle 9.25 di questa mattina erano arrivate a 52 domande. Nella prima ora sono state invece 21 le domande per il bando per l’assegnazione di contributi economici in favore di persone disoccupate a causa dell’emergenza. In totale 70 alle ore 11.30.

La risposta ai due bandi è stata fin da subito molto interessante e quindi significa che era questo il momento giusto per predisporre l’erogazione di bonus una tantum per cittadini disoccupati, piccole partite Iva, professionisti e artigiani che dopo un prolungato fermo di attività si trovano davvero in difficoltà – ha detto l’assessore al Bilancio, Luigi Santi -. Se il ritmo delle domande sarà questo e se saranno numerosi quindi gli aventi diritto, l’amministrazione può pensare già dalla prossima settimana di incrementare le risorse.

Santi risponde anche alle critiche arrivate dalle associazioni di categoria (vedi notizia). “Avremmo voluto delle associazioni di categoria che lavorassero al nostro fianco invece di lamentarsi. Avremmo voluto che  partecipassero attivamente per aiutare gli associati a preparare i documenti per il bando. Documenti inoltre che in questo anno, i lavoratori sono stati abituati ad avere a disposizione visto che ad esempio l’Isee aggiornato è stato chiesto per gli aiuti statali o per il buono spesa. E’ ovvio che ci sono delle categorie, come quella degli albergatori che non possono rientrare nel bando, vuoi perché c’è il tetto del 200 mila euro di fatturato, vuoi perché sono attività mai sospese. Un aiuto però a divulgare il bando per le persone disoccupate, in attesa che il comparto turistico si avvii alla stagione, sarebbe stato apprezzabile. Il dialogo con le associazioni di categoria, tutte le associazioni, da parte dell’amministrazione comunale è e rimarrà sempre aperto”.

Confermato l’appuntamento di venerdì chiesto in via urgente da Federalberghi Riccione, Confcommercio – Confesercenti – Cna – Confartigianato – Cooperativa Bagnini per parlare dei ristori della zona rossa, della riduzione della Tari per il 2021 e per l’aggiornamento sulla Cosap. “Non solo abbiamo confermato l’incontro – spiega Santi – ma lo abbiamo anche allargato ad altre categorie, come Confindustria Romagna (settore alberghiero), coop Bar di Spiaggia, l’associazione dei Taxi, Palas Riccione, Club Nautico, Riccione Terme e Oltremare”.

Allargamento di platea su cui le associazioni avevano espresso qualche perplessità. “Dispiace apprendere il disappunto delle categorie, ma crediamo che la condivisione su temi importanti – come quello dello sconto Tari – deve essere ampia”.

Più volte il Comune si è detto al fianco degli imprenditori nel chiedere ad Hera uno sconto sulla TARI che sarebbe un gesto tangibile per andare incontro alle esigenze dell’economia del Paese. In questo senso il sindaco Tosi ha anche lanciato un appello al governatore Bonaccini per creare le condizioni tali per cui l’azienda partecipata pubblica, ascoltasse le richieste della classe imprenditoriale. L’amministrazione sarà presente nel rinnovare tale richiesta ad Hera e alla Regione tenendo presente che sulla fattura Tari, il Comune non applica nessuna aggiunta a favore dell’amministrazione e non incassa un euro. Ad esempio nel 2020, sono stati girati ad Hera 12 milioni, più 600 mila euro per l’addizionale provinciale. Il Comune non ha incassato nulla