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Riaperture ristoranti. Indino (Confcomm.): solo fumo negli occhi

Gianni Indino

A mettere nero su bianco le nuove misure che accompagneranno dal 26 aprile la ripartenza delle attività, sarà nei prossimi giorni il Governo. Ma quanto emerso finora dopo le dichiarazioni del premier Draghi continua a suscitare reazioni. C’è il tema del rientro in classe al 100% con tutti i problemi legati al trasporto e la richiesta da parte del mondo della scuola di poter modulare le percentuali in presenza continuando anche con la Dad. C’è lo sport, con palestre e piscine che si preparano a riaprire ma ancora non è ben chiaro in quali modalità. E poi c’è il mondo della ristorazione: dal 26 aprile dovrebbero essere possibili pranzi e cene (in zona gialla) ma solo all’aperto e, fermo restando, il coprifuoco delle 22. Per le categorie il bicchiere continua ad essere mezzo vuoto. “Siamo passati dal Governo delle chiusure a quello delle timide riaperture” dice a Tempo Reale il presidente della Confcommercio provinciale Gianni Indino. “Come si può parlare – aggiunge – di pranzi e cene all’aperto considerando la stagione e il fatto che la metà dei ristoranti non ha spazi all’aperto.” Al momento, secondo Indino, “è solo fumo negli occhi“.