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L’allarme dei sindacati. Sicurezza precaria per il personale ferroviario

repertorio

Il personale ferroviario lavora in precarie condizioni di sicurezza, in una situazione già critica aggravata dalla pandemia che ha reso stazioni e convogli delle situazioni a rischio. A lanciare l’allarme sono i sindacati regionali Fit-Cisl, UilTrasporti, UGL Ferrovie, SLM-FastConfsal e Orsa Ferrovie.

“Sono anni – si legge in un comunicato congiunto – che come Organizzazioni Sindacali denunciamo le insufficienti condizioni di sicurezza per i lavoratori del Gruppo Fs e degli appalti, ma fino ad ora non sono state messe in atto azioni concrete e risolutive.
Ancora una volta nelle ultime settimane si sono verificati episodi di aggressione al personale viaggiante a bordo treno. I presidi di Polizia Ferroviaria non ci sono in tutte le stazioni e ove presenti, risultano in numero inadeguato a garantire controlli durante tutto l’arco della giornata. A causa della pandemia e della crisi economica, le stazioni e i convogli ferroviari sono sempre meno frequentati e spesso diventano luoghi di degrado in cui si verificano episodi come furti, aggressioni, spaccio … il personale ferroviario a terra e a bordo, si ritrova da solo in orario serale o notturno e deve convivere con la paura di essere aggredito; gli stessi viaggiatori percepiscono un senso di insicurezza profondo e hanno il diritto di poter viaggiare e sostare nelle stazioni in sicurezza! Chiediamo ancora una volta più controlli sui treni, nelle stazioni; che la Polizia Ferroviaria venga coadiuvata da forze dell’ordine ove insufficienti. Adesso basta, è il momento che lavoratori e viaggiatori possano tornare ad avere la sicurezza di cui hanno diritto”