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incastrato dai carabinieri

Furti, scippi e rapine a Riccione, fermato un 16enne

In foto: Il minorenne mentre segue una della sue vittime
Il minorenne mentre segue una della sue vittime
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 7 apr 2021 14:44 ~ ultimo agg. 8 apr 13:28
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Anziché sviare i sospetti sul suo conto li ha attirati ancora di più su di sé presentandosi in caserma a Riccione lo scorso 13 febbraio, accompagnato dai genitori, per consegnare poco meno di 500 euro in contanti. Quei soldi li aveva trovati casualmente a terra, così aveva raccontato a mamma e papà e così aveva confermato davanti ai carabinieri. Ma quella somma così elevata ha subito insospettito i militari perché esattamente corrispondente al totale del denaro sottratto pochi giorni prima in due distinti episodi di scippo.

Gli investigatori dell’Arma hanno ipotizzato che quei 500 euro consegnati in realtà non fossero altro che il bottino dei due scippi e così li hanno analizzati a fondo per trovare degli elementi comuni che potessero ricondurli al minore, un 16enne riccionese. I militari, diretti dal capitano Luca Colombari, si sono concentrati sulle immagini di videosorveglianza di un autobus proveniente da Morciano e diretto a Riccione dove il 9 febbraio si era consumato il furto di uno zaino contenente 120 euro, e le hanno comparate con quelle dello scippo di una borsa, con dentro 355 euro, avvenuto il giorno seguente in strada a Riccione. I due filmati sono stati infine raffrontati con le immagini dell’impianto di videosorveglianza della caserma, che aveva ritratto il giovane riccionese, insieme ai genitori, presentarsi per la restituzione dei circa 500 euro trovati per caso.

Dai riscontri è emerso chiaramente come il minorenne indossasse le stesse scarpe e lo stesso giubbotto dell’autore dei due scippi. Elementi schiaccianti per gli investigatori, che hanno ricollegato il ragazzino ad altri episodi simili. A lui infatti vengono contestati un tentato furto in abitazione consumato a Riccione il 20 dicembre scorso, il furto con strappo di un cellulare avvenuto nella Perla Verde il 27 dicembre scorso, altri due furti con strappo (uno tentato e uno consumato) il 10 e il 27 febbraio e infine la rapina di una borsa in viale Diaz l’uno marzo, conclusasi con un rocambolesco inseguimento e successivo arresto dei carabinieri riccionesi.

Il 16enne, che durante l’interrogatorio si era avvalso della facoltà di non rispondere, attualmente si trova su decisione dei Tribunale dei Minorenni in una comunità rieducativa, dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria fino a quando non sarà valutata processualmente la propria responsabilità. Intanto le indagini dei carabinieri proseguono per stabilire se il ragazzino sia coinvolto in altri scippi o rapine avvenuti a sempre nella Perla.