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Fallita la Black Marketing Guru, i dipendenti restano a mani vuote

l'amministratore unico, Giacomo Arcaro (foto da Instagram)

Questa mattina il Tribunale di Rimini, in composizione collegiale, presieduto dal giudice Francesca Miconi, ha decretato il fallimento della Black Marketing Guru Srls, società di comunicazione e di marketing digitale, con sede operativa nella chiesetta sconsacrata di via Covignano, fondata dal giovane imprenditore riminese Giacomo Arcaro, 28 anni, trasferitosi da qualche anno in America, a New York, dove vive attualmente in un appartamento all’interno della Trump Tower.

La società, fondata nel 2015 e iscritta nel registro delle imprese in qualità di startup innovativa (con un capitale sociale di 10 euro), aveva collaborato anche con Apt e Confcommercio e curato la campagna social per il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, e del rieletto presidente nigeriano, Muhammadu Buhari, come dichiarò Arcaro in un’intervista del marzo 2019 al Resto del Carlino. Ma poteva vantare tra i suoi clienti anche aziende internazionali. Poi, nel febbraio 2020, gli scenari cambiano: i dipendenti – inizialmente una cinquantina, a fine giugno del 2020 appena 8 – vengono licenziati. Molti di loro lamentano di non percepire lo stipendio da mesi e giudicano illegittimo il benservito ricevuto.

La società di comunicazione e marketing digitale, la cui eco era rimbalzata persino sui media nazionali, vede la propria attività fermarsi improvvisamente. L’amministratore unico, Giacomo Arcaro, si trasferisce all’estero per lavoro, mentre gli 8 dipendenti licenziati si rivolgono all’avvocato riminese Silvia Mauri per ottenere – dicono – ciò che spetta loro. Il credito che vantano nei confronti della Black Marketing Guru è di circa 28mila euro, ma con tutta probabilità resteranno a mani vuote.

Infatti, nella sentenza di fallimento depositata questa mattina si legge che “la società, pur risultando ancora attiva, non è più reperibile presso la sede sociale… I pignoramenti tentati dai creditori hanno avuto esito negativo; l’ultimo bilancio approvato risale all’esercizio 2018; l’attività è cessata e non vengono pagati neppure gli ex dipendenti i cui crediti sono certi; la circostanza che uno dei soci tenti di concordare piani di rientro con i creditori-lavoratori conferma che l’impresa non è in grado di far fronte con regolarità alle obbligazioni”.

E ancora: “Dalle indagini esperite dalla Guardia di Finanza e dalle stesse dichiarazioni rese ai verbalizzanti dal procuratore della società debitrice – recita la sentenza – risulta anche una significativa esposizione della società nei confronti dell’INPS (almeno 150mila euro), oltre che del Fisco e di banche e fornitori; né tale situazione debitoria risulta in rapporto con la situazione di crisi economica derivante dalla pandemia Covid e manifestatasi nel 2020, ove si consideri che la mancata trasmissione dei dati contabili, l’omessa redazione del bilancio ed il mancato pagamento dei lavoratori risale all’anno 2019. Insomma, Arcaro e il suo socio, ben prima della crisi economica provocata dalla pandemia, avrebbero lasciato dietro di loro debiti con Inps, Fisco e banche, oltre che con fornitori e lavoratori. Almeno questo è quanto sostiene il Tribunale di Rimini.

Pertanto, scrive il giudice Miconi, “ritenuto che tali circostanze valgano a dimostrare lo stato di irreversibile decozione in cui versa la Black Marketing Guru Srls e l’impossibilità per l’impresa di far fronte con regolarità alle obbligazioni assunte, se ne dichiara il fallimento”.