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la sentenza

Fallita la Black Marketing Guru, i dipendenti restano a mani vuote

In foto: l'amministratore unico, Giacomo Arcaro (foto da Instagram)
l'amministratore unico, Giacomo Arcaro (foto da Instagram)
di Redazione   
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mer 7 apr 2021 19:22 ~ ultimo agg. 8 apr 18:05
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Questa mattina il Tribunale di Rimini, in composizione collegiale, presieduto dal giudice Francesca Miconi, ha decretato il fallimento della Black Marketing Guru Srls, società di comunicazione e di marketing digitale, con sede operativa nella chiesetta sconsacrata di via Covignano, fondata dal giovane imprenditore riminese Giacomo Arcaro, 28 anni, trasferitosi da qualche anno in America, a New York, dove vive attualmente in un appartamento all’interno della Trump Tower.

La società, fondata nel 2015 e iscritta nel registro delle imprese in qualità di startup innovativa (con un capitale sociale di 10 euro), aveva collaborato anche con Apt e Confcommercio e curato la campagna social per il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, e del rieletto presidente nigeriano, Muhammadu Buhari, come dichiarò Arcaro in un’intervista del marzo 2019 al Resto del Carlino. Ma poteva vantare tra i suoi clienti anche aziende internazionali. Poi, nel febbraio 2020, gli scenari cambiano: i dipendenti – inizialmente una cinquantina, a fine giugno del 2020 appena 8 – vengono licenziati. Molti di loro lamentano di non percepire lo stipendio da mesi e giudicano illegittimo il benservito ricevuto.

La società di comunicazione e marketing digitale, la cui eco era rimbalzata persino sui media nazionali, vede la propria attività fermarsi improvvisamente. L’amministratore unico, Giacomo Arcaro, si trasferisce all’estero per lavoro, mentre gli 8 dipendenti licenziati si rivolgono all’avvocato riminese Silvia Mauri per ottenere – dicono – ciò che spetta loro. Il credito che vantano nei confronti della Black Marketing Guru è di circa 28mila euro, ma con tutta probabilità resteranno a mani vuote.

Infatti, nella sentenza di fallimento depositata questa mattina si legge che “la società, pur risultando ancora attiva, non è più reperibile presso la sede sociale… I pignoramenti tentati dai creditori hanno avuto esito negativo; l’ultimo bilancio approvato risale all’esercizio 2018; l’attività è cessata e non vengono pagati neppure gli ex dipendenti i cui crediti sono certi; la circostanza che uno dei soci tenti di concordare piani di rientro con i creditori-lavoratori conferma che l’impresa non è in grado di far fronte con regolarità alle obbligazioni”.

E ancora: “Dalle indagini esperite dalla Guardia di Finanza e dalle stesse dichiarazioni rese ai verbalizzanti dal procuratore della società debitrice – recita la sentenza – risulta anche una significativa esposizione della società nei confronti dell’INPS (almeno 150mila euro), oltre che del Fisco e di banche e fornitori; né tale situazione debitoria risulta in rapporto con la situazione di crisi economica derivante dalla pandemia Covid e manifestatasi nel 2020, ove si consideri che la mancata trasmissione dei dati contabili, l’omessa redazione del bilancio ed il mancato pagamento dei lavoratori risale all’anno 2019. Insomma, Arcaro e il suo socio, ben prima della crisi economica provocata dalla pandemia, avrebbero lasciato dietro di loro debiti con Inps, Fisco e banche, oltre che con fornitori e lavoratori. Almeno questo è quanto sostiene il Tribunale di Rimini.

Pertanto, scrive il giudice Miconi, “ritenuto che tali circostanze valgano a dimostrare lo stato di irreversibile decozione in cui versa la Black Marketing Guru Srls e l’impossibilità per l’impresa di far fronte con regolarità alle obbligazioni assunte, se ne dichiara il fallimento”.