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messaggi di cordoglio

Romagna in lutto. Gnassi: "Grazie a Raoul il liscio è diventato internazionale"

In foto: Casadei a Santarcangelo (@vannini)
Casadei a Santarcangelo (@vannini)
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 6 minuti
sab 13 mar 2021 13:21 ~ ultimo agg. 14 mar 10:10
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Romagna in lutto per la scomparsa di Raoul Casadei (vedi notizia), per tutti il re del liscio, capace di far ballare e innamorare generazioni di italiani e non solo con successi come “Romagna mia” e “Ciao mare”. Numerosi in queste ore i messaggi di cordoglio, dalla politica al mondo della musica. Cordoglio è stato espresso anche dal Ministro della Cultura Franceschini e dal leader della Lega Salvini.
Per il sindaco di Rimini Andrea Gnassi è stato “l’unico capace di mettere quell’intelligenza manageriale e quello sguardo che trasformarono il liscio in un genere internazionale”, per il presidente della Regione Stefano Bonaccini “un ambasciatore, uno dei simboli della sua e nostra terra nel mondo”.  Il sindaco Alice Parma ricorda quanto, nell’estate 2017, Casadei festeggiò a Santarcangelo i suoi 80 anni.


Il ricordo di Andrea Gnassi:

“Ci sono e ci saranno tanti modi per ricordare la figura di Raoul Casadei, ma a me piace pensare a quello che ci ha dato con la sua musica in una vita piena di cose: gioia e allegria. Il ballo, due persone strette in una casa o una piazza vuota o in mezzo a mille altre coppie, a fendere armonicamente l’aria a tempo di valzer o mazurka. Il liscio già esisteva ed era ed (è) parte di quello che siamo, a Rimini e in Romagna. Ma Raoul Casadei negli anni Settanta, con la sua contaminazione pop, lo ha fatto diventare patrimonio popolare di tutto il Paese. Da genere local a passione mainstream, con hit che scalano le classifiche dei dischi italiani più venduti. Non era un compromesso, come lamentavano i puristi del liscio, ma una evoluzione necessaria. E non era facile folklore. Ricordo come qualche anno fa Elio, in procinto di fare un disco con il gruppo romagnolo, motivò la scelta con l’eccezionale capacità di Raoul e della sua ensemble di fare e eseguire ogni tipo di musica. Era vero. Proprio così. Proseguiva la grande tradizione del liscio, in cui si miscelavano nelle aie e nelle piazze dei nostri paesi, i valzer viennesi con il ritmo vorticoso, quasi ‘americano’, di chi per un attimo almeno voleva lasciarsi alle spalle povertà e dolore, magari stringendosi o cantando in un attimo di leggerezza.  

Raoul Casadei, con la sua storia italiana di musica che aveva ed ha dentro il cuore romagnolo, è stato quel sorriso che, quando dici Romagna, a chiunque viene spontaneo. Era una persona solida con al centro la famiglia, l’amore per la sua terra, la passione per il lavoro, la generosità che non risparmiava per la sua Romagna e per la nostra regione, donando e offrendo il suo talento. Raoul è stato anche l’unico capace di mettere quell’intelligenza manageriale e quello sguardo che trasformarono il liscio in un genere internazionale. Poteva fermarsi ai suoi successi ed era già tanto, ma non lo ha fatto. Negli ultimi 30 anni ha cercato il genere popolare perfetto, dal liscio alla musica solare, alle contaminazioni etniche e musicali che oggi grazie al figlio Mirko, consapevole che la musica che ci gira intorno è uno dei pochi linguaggi universali, unisce nell’allegria e nella commozione i popoli di tutto il mondo.  

Forse era la ricerca di una utopia, nel mondo delle frontiere, ma era comunque una ricerca che Raoul non ha mai interrotto. E oggi che non c’è più io, noi, i nostri genitori, i nostri nonni vogliamo idealmente ringraziarlo per quegli assalti al cuore che ogni tanto ci facevano stringere alla persona amata in una danza libera, spensierata, o in un sorriso. Mirko avrà la forza per continuare la grande tradizione, nell’innovazione che sta portando avanti. Alla sua famiglia un enorme abbraccio e la consapevolezza che la sua eredità culturale e umana sarà portata avanti come merita”.

Il cordoglio di Stefano Bonaccini:

“E’ veramente con grande tristezza che apprendo della scomparsa di Raoul Casadei. Con lui se ne va uno straordinario personaggio, un compositore che con grande professionalità ha portato in Italia e nel mondo un messaggio musicale profondamente radicato nella tradizione, legato all’allegria e alla voglia di vivere fino a diventare uno dei simboli, un ambasciatore della sua e nostra terra. Voglio esprimere il più sincero cordoglio ai suoi familiari, anche a nome dell’intera comunità emiliano-romagnola. Sono certo che il nostro Raoul continuerà a vivere nella sua musica, e noi non dimenticheremo colui che per noi sarà sempre il Re del liscio”.

Il ricordo del sindaco di Santarcangelo Alice Parma:

“La notizia della morte di Raoul Casadei ci lascia profondamente tristi. Raoul era un Maestro della musica, un alfiere della Romagna e un grande amico di Santarcangelo, dove nel 2017 aveva voluto festeggiare i suoi 80 anni con una serata memorabile. Ricordo come se fosse ieri piazza Ganganelli gremita di persone, un’immagine che oggi fa doppiamente male nel giorno in cui diamo l’addio a Raoul e dopo oltre un anno di pandemia, in cui non abbiamo potuto vivere insieme le piazze e tutti gli altri luoghi della cultura. Per me Raoul Casadei rappresentava questo: l’allegria e la voglia di stare insieme, il fascino del ballo e la passione per la musica, alla quale ha dedicato la sua vita. Tutto questo, da oggi, è un po’ più lontano”.
Il messaggio del Ministro alla Cultura Dario Franceschini:
“Mi stringo al dolore della famiglia Casadei in questo triste giorno in cui la musica italiana perde uno straordinario interprete e un autore che ha saputo coniugare tradizione e innovazione in un percorso di grande qualità artistica. Giustamente definito ‘il re del liscio’, Casadei è stato un musicista amato in tutto il mondo che con energia e passione ha fatto ballare intere generazioni portando la tradizione popolare nelle piazze e tra la gente. Io ho avuto la fortuna di conoscerlo e l’entusiasmo suo e della sua famiglia mi hanno fatto amare ancora di più la sua musica e la Romagna”
Il post di Matteo Salvini:
Grande tristezza per la scomparsa di Raoul Casadei, il re del liscio, romagnolo geniale, simbolo di belle tradizioni, di un’Italia pulita. Con la sua arte e la sua musica ha donato allegria a intere generazioni. Una preghiera e un abbraccio ai suoi cari, lo ricorderemo sempre con affetto e ammirazione.
Il post di Matteo Renzi: 
Tutta Italia piange oggi Raoul Casadei. Per chi come me ha sangue romagnolo nelle vene, nel rimpianto del nonno cesenate che non ho mai conosciuto, averlo incontrato è stato più che un onore. Ti sia lieve la terra, Maestro: fai danzare tutti anche da lassù.
Il messaggio dell’Amministrazione Comunale di Misano:
“La scomparsa di Raoul Casadei è un colpo durissimo. Ogni romagnolo porta nel cuore il suo sorriso, la sua musica solare, la straordinaria vitalità ereditata dal leggendario Secondo e poi trasmessa ai figli e a generazioni di gruppi musicali.
Quelle note, con l’inno Romagna Mia in testa, sono e continueranno ad essere una colonna sonora di generazioni di turisti nelle allegre serate anche all’Arena del Liscio di Misano Brasile.
La nostra cultura dell’accoglienza ha una pietra angolare nel liscio, ambasciatore di sorrisi. Il Covid sta falciando vite senza sosta, dobbiamo combatterlo con responsabilità, anche per onorare le persone che non sono riuscite a sconfiggerlo. Giungano alla famiglia le condoglianze di Misano Adriatico”.
Il cordoglio dell’Amministrazione Comunale di Riccione:
“Ciao Raoul – ha detto il sindaco Renata Tosi – con te la Romagna perde la propria colonna sonora. Riccione ti ricorderà nelle proprie serate estive nella balera Verde Mare dedicata ai nostri nonni porterà nuovamente in auge il ballo liscio e necessariamente i tuoi grandi successi”.
Il post di Nadia Rossi, consigliere regionale:
“Il covid si è portato via Raoul Casadei, un’icona della nostra generazione, un vero e proprio mito della tradizione e della cultura romagnole. Casadei vivrà sempre nel cuore di ognuno di noi, con la sua gioia, la sua allegria, la sua musica che ha fatto ballare e innamorare persone di ogni età. Sono vicina ai familiari e agli amici in questo triste momento”.
Il post di Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna:
“Ciao Raoul, oggi la Romagna perde prematuramente un grande, indimenticabile uomo.
Romagna Mia ha portato la nostra terra in giro per il mondo, facendo cantare, sognare e piangere migliaia di romagnoli orgogliosi della propria terra e delle proprie origini.
È una perdita incolmabile per tutti noi. In questo momento di grande dolore ci stringiamo intorno alla tua grande famiglia.
Ti ricorderemo per sempre”.
Il messaggio di Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia:
“Il covid si è portato via Raoul Casadei, un’icona della nostra generazione, un vero e proprio mito della tradizione e della cultura romagnole. Casadei vivrà sempre nel cuore di ognuno di noi, con la sua gioia, la sua allegria, la sua musica che ha fatto ballare e innamorare persone di ogni età. Sono vicina ai familiari e agli amici in questo triste momento”.
Il messaggio di Coldiretti:
Raul Casadei ha accompagnato la riscossa della cultura contadina e del legame con il territorio che ha aiutato a far conoscere ed apprezzare agli italiani, dopo decenni di disattenzione. La sua allegria ha portato nelle case le tradizioni popolari e i valori piu genuini delle campagne che sono tornate ad essere una grande risorsa del Paese.
Il messaggio del presidente Silb Gianni Indino:
Gianni Indino, il presidente del SILB dell’Emilia Romagna, si unisce al cordoglio della famiglia Casadei e porge le condoglianze “a nome dell’intero settore dei locali da ballo, che Raoul con la sua musica, con il suo genere e la sua figura, ha contribuito a fare diventare grandi e popolari. Ci lascia un pioniere che ha fatto scuola, facendo conoscere e apprezzare la Romagna nel mondo e facendo divertire e ballare milioni di persone”.