Report Ausl Romagna: 8-14 marzo record di positivi. Altini, "vaccino unico strumento"

L’Ausl Romagna trasmette il report sull’andamento del coronavirus sul territorio di competenza tra l’8 e il 14 marzo.
Nella settimana di riferimento, si sono verificate 5.825 positività su un totale di 47.683 tamponi eseguiti: è il numero di positività più alto da inizio pandemia. In provincia di Rimini sono stati 1.996 (rispetto ai 1.737 della settimana precedente), poi c’è Ravenna con 1.740.
Il tasso di positività in Romagna, il 12,2 per cento, è di nuovo in crescita. Un mese fa era il 6,9%. Rimini è salita dal 12,4 al 13,8%, sorpassando Cesena che è scesa dal 15,4 al 13,7%. La performance dei tempi di refertazione dei tamponi, entro le 48 ore, si mantiene alta, registrando il 97%. I casi attivi sono saliti da 3.414 a 4.254, 840 in più. Rimini è salita da 1.369 a 1.829, Riccione da 333 a 404.
Per quanto riguarda l’incidenza dei nuovi contagi ogni centomila abitanti (su due settimane), il distretto di Riccione è a 1.149, quello di Rimini a 1.017, 1.020 per quello del Rubicone. Ma in Romagna ci sono territori messi peggio: Cesena-Valle del Savio con 1.244 e Faenza con 1.232. Rimini continua a non avere focolai attivi nelle residenze socio-assistenziali e socio-sanitarie. Ancora in aumento i decessi: in Romagna 85 contro i 61 della settimana precedente, Rimini sale da 29 a 38.
Rispetto alle previsioni del Piano aziendale si registra un tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti positivi che pone la Romagna nel livello rosso. In totale sono ricoverati 721 pazienti, 145 in più, di cui 56 in terapia intensiva.
Il tasso di occupazione aumenta per la quarta settimana consecutiva di circa il 25% per le degenza ordinaria e di circa il 30% per la terapia intensiva, rispetto alla settimana precedente. Rimini ha anche la percentuale più alta in Romagna di terapie intensive sui casi attivi: lo 0,52%, poi Ravenna con lo 0,44%.
“Questi dati – commenta Mattia Altini, direttore sanitario di Ausl Romagna – ci consegnano una curva del contagio ancora in ascesa, che impegna sensibilmente anche le nostre strutture ospedaliere. Le misure adottate dalla Regione e dai Comuni del nostro territorio, speriamo comincino a produrre gli effetti di abbassamento della circolazione del virus. L’altra arma che abbiamo a disposizione, oltre alla responsabilità che ciascuno di noi dovrebbe mantenere nel comportamento, è rappresentata dal vaccino. Ma anche su questo versante continuiamo ad andare a rilento nell’approvvigionamento. Speriamo che presto si sblocchi la vicenda di Astrazeneca e attendiamo con fiducia il pronunciamento dell’Ema e conseguentemente le decisioni di AIFA”
“E’ comprensibile che di fronte a questi episodi i cittadini possano provare smarrimento e preoccupazione. Voglio dire loro che quello di cui devono maggiormente temere è contrarre il Covid per il rischio di complicanze che può comportare. I vaccini rappresentano l’unico strumento che abbiamo a disposizione per combattere i virus e le malattie che senza vaccino hanno da sempre purtroppo prodotto molti lutti”.
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