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Operatori sanitari. Angelini (Ausl): vaccinarsi è dovere morale

Gli operatori della sanità sono stati i primi a poter accedere ai vaccini anticovid. Nell’ambito dell’Ausl Romagna, compresi amministrativi, tecnici, operatori socio sanitari e farmacisti, si tratta di una platea di 20.404 persone. Circa l’80% di questi è ora potenzialmente immune al virus grazie proprio al vaccino o perché ha contratto in precedenza il covid. Restano però oltre 4.224 non vaccinati e tra questi ci sono oltre 1.900 tra infermieri e caposala, 546 medici e 421 operatori socio sanitari. Alcuni non hanno potuto ricevere la dose per problemi di salute oppure perché in gravidanza. Altri, la cui identità è tutelata dal garante della privacy, lo hanno invece fatto per scelta visto che la vaccinazione non è obbligatoria. Comportamento però da stigmatizzare, secondo la responsabile della sanità pubblica dell’Ausl Romagna Raffaella Angelini. “Temevamo numeri più elevati – dice la dottoressa alla trasmissione di Icaro Tempo Reale – però io credo che un medico o un infermiere non abbiano il diritto di non vaccinarsi. Ce lo ha legalmente però è un obbligo morale e penso che vadano introdotti dei meccanismi più vincolanti perché non è un diritto far ammalare gli altri quando si fa questo mestiere.

L’intervista alla dottoressa Raffaella Angelini a Tempo Reale: