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Il terzo stralcio

Metromare, Gennari spiega il "si" al prolungamento. Giannini risponde a Riccione

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 5 mar 2021 15:27 ~ ultimo agg. 6 mar 13:24
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Via libera in consiglio comunale a Cattolica allo schema di convenzione relativa al prolungamento del Metromare. La discussione, alla quale ha partecipato anche l’amministratore di PMR Stefano Giannini, è stata accesa anche se alla fine la delibera è passata con 14 voti favorevoli di M5S e Pd e due contrari di Lega e Cattolica nel Cuore. Ad accendere il dibattito, le critiche mosse al sindaco Mariano Gennari che in passato aveva osteggiato il progetto relativo allo stralcio tra Rimini e Riccione. Il primo cittadino, già prima della seduta, aveva affidato ad un video su fb la sua risposta e confermando il suo giudizio negativo sulla prima tratta. “Un progetto troppo impattante – ha spiegato –, senza collegamenti con aeroporto e ospedale e con la criticità del passaggio a monte della ferrovia.” Completamente diverso invece il nuovo stralcio sul quale, ha detto il sindaco, anche le categorie si sono spese. “Non ci saranno muri – ha detto –, passerà a mare della ferrovia e dai punti nevralgici del turismo e non arriverà nel tessuto abitativo cittadino perché si fermerà alle Navi. Noi poi completeremo il percorso con una circolare elettrica che coprirà il resto del territorio.

Un progetto, rivendica il Pd, che di fatto è lo stesso che era stato proposto dalla precedente amministrazione.

Resta il “buco” di Riccione che non avendo sottoscritto la convenzione costringerà i mezzi del Metromare a circolare sulla normale viabilità tra Misano Brasile e la stazione della Perla Verde. L’amministratore di Pmr Giannini, sollecitato dai consiglieri, ha risposto poi ad alcune dichiarazione fatte qualche mese fa dall’assessore riccionese Santi. “Il Comune di Riccione impugnerà il bilancio, non pagherà la quota parte dei costi e nuovi debiti del Trc (2.371.828 euro) e uscirà da PMR” si leggeva in una nota datata 28 ottobre 2020. “Il bilancio non è stato ancora impugnato e ormai sono passati quattro mesi” ha detto Giannini esprimendo perplessità anche sulla volontà di Riccione di uscire da PMR. “Lo dicono da quattro anni, aspettiamo che facciano delle iniziative concrete oltre a dirlo ai giornali – ha spiegato – inoltre non credo sia così semplice uscire dal consorzio. D’altra parte la filovia (l’11) arriva anche a Riccione dove c’è un deposito dei autobus, ci sono le pensiline e tutto il resto. Sono strutture che hanno bisogno di manutenzione ed è quello di cui si occupa Pmr attraverso il contributo dei comuni. E’ difficile che un comune dica “non pago più niente””, lasciando di fatto agli altri soci il compito di farsene carico.

. La seduta del consiglio comunale di Cattolica