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finale alla fiera di Rimini

Meeting Music Contest. Per raccontare il "Coraggio di dire io"

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di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 22 mar 2021 14:52 ~ ultimo agg. 18:40
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25 agosto 2021, Fiera di Rimini. Una data e un luogo che danno insieme due notizie. La prima è che in quella sera ci sarà la finale del contest organizzato dal Meeting di Rimini e dal MEI della musica indipendente di Faenza. Al contempo un’altra notizia sperata. Gli organizzatori della kermesse stanno lavorando ad una edizione, la 42esima, in presenza, dal 20 al 25 agosto nei padiglioni fieristici.

A Dio piacendo – spiega Emanuele Forlani, direttore Meeting durante la presentazione on line del contest – quella di quest’anno sarà un’edizione in presenza. Anche quella del 2020, pur con tutte le limitazioni lo è stata, ma quella del 2021 la speriamo più simile al 2019“.

Siamo molto contenti di questa collaborazione con il Meeting di Rimini. Nella giuria del contest avremo personalità importanti – spiega Giordano Sangiorgi del Mei – cantanti, ma anche un musicista come Federico Mecozzi“. Il violinista riminese sarà anche protagonista di un’altra serata in musica durante il Meeting.

Il tema del contest è il titolo del Meeting “Il coraggio di dire io”. Nella serata del 25 agosto saliranno sul palco oltre ai finalisti, selezionati da una giuria di esperti (iscrizioni fini al 9 giugno) anche talenti affermati dalla musica come Naip, rivelazione dell’ultimo X Factor, Erica Mou e Lorenzo Baglioni, che saranno anche giurati. “L’Io della canzoni è qualcosa di intimo e profondo – spiega Lorenzo Baglioni, cantante-autore,- a cui spesso arriviamo dopo un lungo percorso, magari iniziando imitando qualcun altro, alla ricerca della nostra speciale identità“. “I contest – aggiunge Naip, cantante polistrumentista – sono importantissimi, sono il principale antidoto alla fretta di affermare l’io che spesso emerge proprio dopo una lunga gavetta”. “L’io che raccontiamo attraverso un’opera – afferma Erica Mou, cantautrice-scrittrice – è qualcosa che una volta che lo lasciamo andare nell’aria, se abbiamo fortuna, diventa l’io e l’esperienza di tanti altri e così non può che diventare un noi