Lo Sputnik ai frontalieri. Coriano e San Leo scrivono a San Marino
I sindaci di Coriano e San Leo, in qualità di autorità sanitarie dei loro territori, chiedono alla confinante Repubblica di San Marino l’apertura di un canale di confronto in merito alle vaccinazioni tra realtà confinanti e altamente interessate da spostamenti di persone in ambo le direzioni. La richiesta è di valutare di estendere la vaccinazione con lo Sputnik ai frontalieri.
La lettera ai Segretari di Stato:
Gentilissimi,
Siamo in primis a congratularci con voi per l’eccellente risultato ottenuto in merito alla campagna vaccinale, che ha portato lo Sputnik sul Titano. Un risultato così eclatante da accendere i riflettori sulla Repubblica di San Marino, destando l’immediato interesse di tantissimi rappresentanti istituzionali nazionali e
regionali.
Il tempismo, la capacità e il coraggio del vostro Governo – che oggi ha staccato di varie lunghezze quello dell’Europa – sono state premiate, dimostrando che forse il gigantismo della Vecchia Signora è solo apparente.
Da “vicini di casa” confinanti, benché di Stati diversi, siamo a chiedere un incontro per valutare quali
possibilità mettere in campo, nell’ipotesi in cui l’Europa ritardasse ulteriormente l’approvvigionamento dei
vaccini.
Siamo consapevoli del fatto che San Marino non potrebbe non trattare né con l’Italia né con le Regioni,
tuttavia riteniamo che l’incontro potrebbe costituire un’importante opportunità, certamente in termini sia conoscitivi che sollecitatori, perché certi che l’incontro possa far comprendere al nostro Paese l’importanza del coraggio e della necessità di aprire nel più breve tempo possibile un corridoio vaccinale diretto con la
Russia.
Nell’immediato risulterebbe importante che il vostro Governo estendesse il vaccino alle tante migliaia di frontalieri che ogni giorno dai nostri territori varcano il confine per raggiungere il vostro Stato.
In questo senso – in qualità di Sindaci – vogliamo offrire alla Repubblica di San Marino massima ed immediata disponibilità per addivenire se necessario anche alla stipula di accordi diretti, e rendere possibile ai lavoratori frontalieri di vaccinarsi con lo Sputnik.
Noi Sindaci, ambasciatori dei nostri cittadini, siamo il fronte della politica, quello più vicino ai bisogni della collettività, ma anche quello con le armi troppo spesso spuntate. Questa volta non possiamo stare a guardare.
“Whatever it takes”