Indietro
menu
Arresto per maltrattamenti

Esce dalla Questura e torna a perseguitare il padre entrando dall'impalcatura. Arrestato 30enne

In foto: repertorio
repertorio
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 3 mar 2021 12:19 ~ ultimo agg. 15:24
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Martedì alle 16:35 è arrivata al 112 la segnalazione da parte di un 67enne pesarese, che riferiva di trovarsi in viale Tripoli presso l’abitazione del fratello e che il figlio si era appena introdotto nell’appartamento dello zio, dopo essersi arrampicato dall’impalcatura da cantiere dello stabile.

Sul posto è emerso che il padre già in mattinata aveva chiesto aiuto alla Polizia di Stato; i poliziotti avevano già allontanato il figlio dalla casa di famiglia in cui il padre era tornato a convivere con il fratello visti gli atteggiamenti intimidatori e le incessanti ed insistenti richieste di denaro del figlio.

Il figlio, un 30enne riminese, aveva fatto ritorno nello stesso edificio, immediatamente dopo aver lasciato gli Uffici della Questura di Rimini, per ottenere dal genitore sia un mazzo di chiavi di un altro appartamento sia altro denaro.

I poliziotti hanno potuto appurare che il 67enne, insieme al fratello, nel pomeriggio aveva udito suonare il citofono più volte ed intuendo che potesse trattarsi del figlio, aveva deciso di non dare risposta.  Il 30enne, per nulla scoraggiato, dopo aver utilizzato il ponte allestito per la ristrutturazione esterna della facciata dello stabile di Viale Tripoli, ha tentato di entrare dalla finestra della cucina che nella circostanza si trovava aperta. Nonostante i tentativi di richiudere l’infisso per tenere all’esterno il ragazzo, quest’ultimo è riuscito con forza a sopraffare il padre e ad entrare.

Una volta all’interno dell’appartamento, con i soliti metodi intimidatori, il figlio aveva preteso la consegna delle chiavi di un’abitazione; il padre, non acconsentendo a tale richiesta, per liquidarlo ed evitare ulteriori complicazioni, gli ha consegnato cento euro invitandolo ad allontanarsi.

Vista la reticenza da parte del giovane, intuita la debolezza del padre, ad allontanarsi dall’appartamento nonostante avesse ricevuto del denaro, il 67enne ha richiesto nuovamente aiuto alla Polizia di Stato. Tra i poliziotti sul posto, c’erano anche quelli che avevano fatto allontanare nella mattinata dall’abitazione del richiedente il figlio i quali erano ancora impegnati nella redazione degli atti intervento della mattina.

Il 30enne, per i fatti accaduti nella mattina, e nel pomeriggio di ieri, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e violazione di domicilio e associato presso la locale casa circondariale, ponendo cosi fine alle continue vessazioni ed estorsioni di denaro da parte del figlio tossicodipendente e ludopatico.