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Rischio lavoro nero

Cna: sbagliato chiudere parrucchieri ed estetisti in zona rossa

In foto: repertorio
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di Redazione   
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gio 11 mar 2021 10:59 ~ ultimo agg. 11:00
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Tra le novità dell’ultimo Dpcm c’è la decisione di chiudere, in zona rossa, anche alcuni servizi alla persona come i parrucchieri e gli estetisti. Una decisione contestata da CNA Benessere e Sanità di Rimini. L’ultima indagine INAIL, evidenzia l’associazione, conferma infatti che centri e saloni non sono mai stati una fonte diretta di contagio e gli stessi titolari sono andati incontro volontariamente a enormi spese aggiuntive per garantire il lavoro e la sicurezza di dipendenti e clienti.
Il tema della lotta alla pandemia è stato e sarà sempre per noi prioritario – afferma Daniela Angelini responsabile di CNA Benessere e Sanità Riminie nonostante i numeri ci diano ragione, non viene riconosciuto questo sforzo; per questo appare incomprensibile e priva di motivazioni oggettive l’esclusione dei servizi alla persona dal novero dalle attività di servizio aperte anche in zona rossa”.

Proprio perché vogliamo continuare a contribuire alla lotta alla pandemia vogliamo lanciare anche un fortissimo grido d’allarme – prosegue –, perché la chiusura delle attività, che rischia già di mettere in , non porti con sé il boccone avvelenato della nascita di nuovo lavoro nero e attività abusiva da parte di persone non qualificate che si recano nelle case senza alcuna forma di sicurezza. Contrastare questi fenomeni è importante perché queste attività rischiano di causare ulteriori contagi e alimentare la pandemia. Per questo facciamo appello alle forze dell’ordine perché venga fatto uno sforzo straordinario di controllo e repressione: ne va della salute di tutti noi e della sopravvivenza di tante imprese regolari.