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da 300 a 900 euro

Tari triplicata per sede scout di Morciano. "In un anno solo tre conferimenti"

In foto: la casa dello scout
la casa dello scout
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 17 feb 2021 11:47 ~ ultimo agg. 16:08
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Una vera e propria doccia fredda per il gruppo scout di Morciano di Romagna che nei giorni scorsi si è visto recapitare da Hera il bollettino per il pagamento TARI del 2020. Una sorpresa amara e sconfortante: dovranno pagare 916 euro. Nel 2019 per lo stesso servizio avevano pagato 337 euro. Oltre il danno la beffa, visto che la sede delle attività educative, un immobile di proprietà della parrocchia in via Santa Maria Maddalena nel 2020 non è stato utilizzato per oltre 8 mesi a causa dell’emergenza sanitaria che ha bloccato gli incontri con i ragazzi.
A farsi portavoce dello sgomento Andrea Petrucci, capo scout che gestisce anche la parte contabile del gruppo. “Stiamo parlando – spiega Andrea – di un immobile utilizzato praticamente solo 2 giorni a settimana, con una produzione di rifiuti inferiore a quello di una famiglia di 3 persone, che nel corso del 2020 è stato inutilizzato dal 25/02/2020 al 15/10/2020 (8 mesi) causa emergenza Covid e con un utilizzo estremamente ridotto negli ultimi mesi del 2020 dove le attività con i ragazzi erano riprese principalmente a distanza senza l’utilizzo dell’immobile”. Questo ha portato anche a pochissimi conferimenti nel corso dell’anno: “dalle vostre fatture vengono indicati un numero di conferimenti nel corso del 2020 pari a 3″.
Petrucci spiega che come Scout avevano festeggiato l’arrivo della tariffa puntuale, visto che l’associazione da sempre ha attenzione all’ambiente e alla sensibilizzazione contro lo spreco. “La nostra associazione si era anche occupata del volantinaggio alla cittadinanza per avvisarsi dell’importante cambiamento e delle relative assemblee comunali che ne avrebbero spiegato il servizio e i vantaggi”.
Le domande posta alla multiutility che gestisce direttamente la Tari dagli scout sono:
  • “Come potremo presentarci alle famiglie dei nostri 103 associati per chiedere loro un contributo al fine di saldare un aumento della tariffa di gestione rifiuti pari al 270%?”
  • “Come potremo spiegare alle stesse famiglie che i 3 conferimenti di rifiuti indifferenziati sono costati 916,20€ (neanche si parlasse di scorie nucleari)?”
  • “Come potremo giustificare ai ragazzi che tutte le attività su una gestione consapevole dei rifiuti, invece di portare vantaggi alla nostra comunità hanno assorbito i fondi per le attività estive che stanno aspettando di vivere da 2 anni?”
  • “Come potremo spiegare che mentre 21 educatori volontari con dei lavori e delle famiglie decidono di dedicare in modo completamente gratuito e non retribuito il loro tempo a sognare un mondo migliore, questo sogno viene distrutto da una società multiutility che ha come unico scopo remunerare il più possibile i propri azionisti?”
  • “Come potremo trasmettere il credo di un mondo migliore, più green e pulito, quando poi ci si scontra con gigante che sul sito scrive “se uniamo le energie, un futuro sostenibile è possibile” ma il futuro è quello del proprio bilancio e le energie sono i soldi delle famiglie dei nostri ragazzi, molte della quali in fortissime difficoltà economiche a causa dell’emergenza Covid”.

La riposta potrebbe arrivare fortunatamente dal comune. La mail, infatti, per conoscenza è stata inviata anche al sindaco Giorgio Ciotti: “ è necessario capire che contratto sia stato stipulato – spiega – perchè così sembra una follia. Come è noto da gennaio 2o20 la gestione del servizio e relativa bollettazione è uscita da perimetro gestionale del comune, ma ciò non toglie che il lo stesso possa intervenire chiedendo un incontro al gestore“. Alla verifica con Hera il sindaco ha poi scoperto che l’aumento così importante è dato dal contratto che il gruppo scout ha sottoscritto per il 2020 con Hera. L’invito agli scout è di cambiare il contratto per il 2021 ma si è reso anche disponibile a far intervenire il comune per azzerare l’aumento del 2020, in modo che gli scout non debbano accollarsi 600 euro di bolletta in più. 

“Ho letto – scrive Ciotti – quanto ricevuto e devo dire di essere rimasto sbalordito. Anche se nella trasformazione da Tari a TCP il comune non è più competente a decidere sulle tariffe e ad effettuare la bollettazione in quanto tutto è spostato sul gestore (il comune non introita e non paga sostanzialmente). Ho voluto chiamare il responsabile di Hera il quale mi riferisce che chi ha sottoscritto il contratto ha chiesto un bidone da 360 litri. Pertanto Hera ha fatturato 360 litri. E’ quindi assolutamente opportuno chiedere un bidone più piccolo in quanto per loro anche se non si conferisce per niente sono sempre almeno 360 litri ogni anno. Non so se Hera sarà disponibile per il passato (2020), stante il contratto in essere, a rivedere la bolletta già emessa ma a mio parere bisogna fare due cose: 1) rivedere il contratto con Hera per il 2021 2) fare intervenire il comune al fine di azzerare l’aumento sul 2020″.