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L'analisi 2020

Stabili le imprese femminili: una su tre attiva nel commercio

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 10 feb 2021 16:57 ~ ultimo agg. 16:58
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Sono 7.441 le imprese femminili attive in provincia di Rimini, il 21,8% del totale di quelle attive. Stabile il dato rispetto al 2019 (-0,1%) a fronte invece del calo dello 0,5% che caratterizza l’Emilia-Romagna (-0,5%).
Le aziende rosa sono prevalentemente attive nel Commercio (il 30,8%), nell’Alloggio e ristorazione (18,1%) e nei servizi alle persone (10,9%). Rispetto al 2019 il commercio risulta stabile mentre cala dello 0,6% l’Alloggio e ristorazione.
I settori con la più alta incidenza percentuale di imprese femminili sul totale di quelle attive sono, nell’ordine: Altre attività di servizi (54,7%), Alloggio e ristorazione (28,9%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (28,5%), Commercio (26,6%) e Agricoltura (21,9%).
Riguardo alla natura giuridica, prevalgono le imprese individuali (63,9% del totale).


Il 43,5% delle imprese femminili provinciali si trova nel comune di Rimini. Seguono Riccione (13,3%), Cattolica (7,7%) e Bellaria-Igea Marina (6,9%). I comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sono invece Casteldelci (32,2%), Maiolo (31,0%), Cattolica (26,0%), Novafeltria (25,8%), San Leo (25,2%), Pennabilli (24,3%), Riccione (23,7%) e Bellaria-Igea Marina (23,0%).

Nei giorni scorsi, dal report dell’Istat sull’occupazione, abbiamo appreso che in Italia oltre i due terzi dei posti di lavoro persi nel 2020 erano ricoperti da donne. Purtroppo i dati più aggiornati evidenziano che, nell’attuale scenario di crisi causato dal Covid-19, i più colpiti sono le donne e i giovani. Anche se nei nostri Territori l’incidenza delle imprese femminili sul totale delle imprese attive è sempre rilevante, gli studi evidenziano che la pandemia ha colpito le imprenditrici, che manifestano normalmente una maggior necessità di supporto economico e finanziario e che, in questa situazione, risultano “meno fiduciose” degli uomini in un rapido rientro alla situazione pre Covid – commenta Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna –. Ciò nonostante, l’imprenditoria femminile rappresenta sempre una componente fondamentale della nostra economia. Va, infatti, sempre ricordato che una “crescita sostenibile e inclusiva”, che tutti gli Economisti auspicano, è caratterizzata anche dalle donne che fanno impresa, le quali rappresentano un potenziale, in parte ancora inespresso anche sul nostro Territorio, sul quale è necessario investire. È sempre più importante quindi riservare all’imprenditorialità femminile un’attenzione e un supporto particolari, sia attraverso un approccio culturale di più ampia visione, sia attraverso misure mirate (come incentivi e formazione per lo sviluppo delle competenze) e strumenti di conciliazione tra vita familiare e attività lavorativa.