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Obesi e sovrappeso, rischi maggiori per chi contrae il Covid

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 4 feb 2021 19:29
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Con il sovrappeso e l’obesità i rischi per chi contrae il coronavirus aumentano. La conferma arriva da uno studio promosso e coordinato dall’Emilia-Romagna, in particolare dal Centro di Chirurgia Bariatrica dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma, in collaborazione con i Centri di Piacenza, Reggio Emilia, Modena e Bologna.

Una condizione, quella dell’obesità, che in Emilia-Romagna interessa oltre 350mila adulti, come emerge dai dati del Servizio Prevenzione collettiva e Sanità pubblica della Regione.
Seicento i pazienti, ammalatisi di Covid-19, coinvolti nello studio, che ha messo a confronto quelli operati con la chirurgia bariatrica (ovvero l’insieme degli interventi chirurgici utilizzati per il trattamento dell’obesità) negli ultimi 12 mesi, con quelli in attesa di intervento. Questi ultimi hanno avuto sintomi più severi, e per loro è stato necessario un maggior ricorso al ricovero in terapia intensiva.

Pubblicato su “Obesity Surgery”, rivista di riferimento internazionale del settore, lo studio rappresenta un’ulteriore riprova di come l’obesità sia fattore di rischio rispetto al Covid, oltre che per la maggior parte delle patologie: da quelle dell’apparato cardiorespiratorio alle oncologiche, al diabete e alle altre patologie croniche.

“Ancora una volta, grazie al lavoro di squadra dei nostri professionisti, questa regione può offrire un contributo importante alla ricerca – commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini -.  E dai dati emerge anche che l’atteggiamento degli emiliano-romagnoli rispetto ai corretti stili di vita, a partire dall’alimentazione e dal movimento, è di grande attenzione: c’è una diminuzione tra le persone in sovrappeso, mentre aumentano quelle che praticano attività fisica. Siamo in una situazione migliore rispetto alla media nazionale – prosegue Donini –, ma questo non deve farci abbassare la guardia. Le persone obese rischiano la salute, in tante patologie, e ora anche con il Covid-19. La Regione sta già facendo molto in termini di prevenzione – aggiunge l’assessore-, tant’è che il nostro modello di intervento sui bambini ha ottenuto dall’Oms il riconoscimento di ‘buona pratica europea’. Occorre però fare ancora di più, per promuovere corretti stili di vita anche nei confronti degli irriducibili”.