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prima il blitz, poi l'arresto

Nessuno spaccio, la marijuana era per uso personale. Assolti due studenti

In foto: la perquisizione avvenuta nell'appartamento dei due
la perquisizione avvenuta nell'appartamento dei due
di Lamberto Abbati   
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gio 4 feb 2021 12:32 ~ ultimo agg. 5 feb 11:02
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Furono arrestati lo scorso 16 dicembre con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio. Nel loro appartamento a Rivazzurra la polizia Locale di Rimini (distaccamento di Viserba) scovò in una zuccheriera 22 grammi di marijuana già suddivisi e in una delle due camere da letto altri 8 grammi. Tutto lo stupefacente fu sequestrato insieme ad un bilancino di precisione e 520 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio, ma restituiti in seguito ad uno dei due imputati.

I due studenti, di 18 e 19 anni, assistiti dagli avvocati Igor Bassi e Alfonso Vaccari, comparirono in tribunale per l’udienza di convalida. Il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, rinviò il processo. Pesante la richiesta di condanna del pubblico ministero: un anno e sei mesi per ciascuno. Ieri i due giovani sono stati assolti perché il fatto non sussiste. In pratica, la marijuana trovata nel loro appartamento, dove vivono insieme in affitto, è stata considerata per uso personale. Cadute quindi le accuse di detenzione della sostanza ai fini di spaccio.

Spaccio che, secondo l’indagine della polizia Locale, partita dalle informazioni raccolte tra giovani studenti, i due amici avrebbero praticato nel parco “Caduti nei lagher”, a due passi dalla fermata del Metromare di Fiabilandia, lontani da occhi indiscreti. Nessuna cessione, però, fu documentata direttamente dagli agenti. Inoltre gli avvocati dei due studenti hanno dimostrato che quel quantitativo minimo di marijuana non fosse sufficiente a configurare l’ipotesi del presunto spaccio. E il giudice li ha assolti.