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In libertà dopo l’arresto continua a vessare i familiari. Finisce in carcere

repertorio

Si è conclusa venerdì pomeriggio l’ennesima storia di maltrattamenti tra le mura domestiche, quando i carabinieri di Riccione hanno eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 60enne pregiudicato, di origine napoletana, residente nella Perla Verde.

L’uomo, con problemi di alcoolismo, nell’ultimo periodo è stato protagonista di ripetuti episodi di maltrattamento nei confronti della moglie e del figlio, costringendo carabinieri e personale del 118 a effettuare numerosi interventi per riportarlo alla calma.

Tutto era iniziato lo scorso 6 gennaio con l’arresto dell’uomo, accusato di resistenza e violenza nei confronti dei carabinieri intervenuti nella sua abitazione a Riccione Paese, per sedare una violenta lite nata col figlio ventunenne. In quella occasione, i militari avevano raccolto la denuncia della donna, che in preda alla disperazione aveva raccontato dei reiterati insulti e delle violenze subite tra schiaffi e spintoni, culminate con minacce di morte.

Subito dopo la convalida del suo arresto, l’uomo era stato rimesso in libertà e da quel giorno si sono susseguiti numerosi interventi, anche più volte al giorno, per allontanarlo dall’abitazione familiare, dove continuava a recarsi, ubriaco, nel tentativo di trascorrere la notte in quella che considerava ancora la sua casa. Ad ogni rifiuto l’uomo finiva spesso per andare in escandescenza: urla, insulti e atteggiamenti violenti che puntualmente finivano per disturbare anche gli altri condomini.

Ogni episodio è stato documentato e inserito all’interno di un fascicolo consegnato al sostituto procuratore Davide Ercolani, che ha provveduto a richiedere l’immediata carcerazione dell’uomo a tutela dell’incolumità della donna e del figlio. Nel pomeriggio di ieri, i carabinieri hanno rintracciato il 60enne, nuovamente nei pressi della propria abitazione, e lo hanno condotto in carcere.