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Imprenditore di scuderie di cavalli ottiene finanziamento Covid, ma il bilancio era gonfiato

L’accusa è di aver gonfiato il bilancio per ottenere il finanziamento di 30mila euro garantito dallo Stato per l’emergenza Covid. Un 30enne riminese, amministratore unico di una società con sede nell’entroterra, operante nella gestione di scuderie di cavalli da corsa, è stato denunciato alla Procura per indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato. Nei suoi confronti i finanzieri del Comando provinciale di Rimini stanno eseguendo il sequestro dei conti correnti.

La guardia di finanza, nell’analisi delle oltre 9mila autodichiarazioni presentate da imprenditori della provincia per ottenere il finanziamento statale, si è accorta che la società avrebbe attestato ricavi formalmente mai conseguiti. Grazie a quei bilanci gonfiati – è la ricostruzione delle fiamme gialle – l’imprenditore ha richiesto ed ottenuto dal Mediocredito Centrale un finanziamento di 30mila euro integralmente garantito dallo Stato per sostenere le imprese “nella particolare congiuntura economica determinata dall’emergenza sanitaria” causata dalla pandemia.

I finanzieri hanno anche segnalato il 30enne riminese all’autorità giudiziaria contabile di Bologna per i profili di possibile responsabilità amministrativa per danno erariale, in quanto la società è risultata priva di un modello di organizzazione e di gestione dotato di autonomia finanziaria.