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Polemica sui costi

Il comune di Coriano: costo mense invariate, nonostante aumento spese

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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
sab 27 feb 2021 12:04
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In una lunga nota intitolata “l’equità si raggiunge con parametri chiari“, l’amministrazione comunale di Coriano affronta anche il tema del costo delle mense scolastiche finito al centro della protesta di un comitato di genitori. L’accusa rivolta al comune è quella di avere il costo più elevato dell’intera provincia. “La quota di costo del servizio mensa posto a carico delle famiglie – spiega l’amministrazione – non è stato aumentato, nonostante i maggiori costi sostenuti dal Comune per garantire il servizio mensa, costi sia di tipo organizzativo per pulizie, sanificazioni e personale addetto allo sporzionamento, sia strutturali per garantire l’isolamento delle singole classi. I costi risultano invariati da oltre 5 anni e sono stati mantenuti tali in quanto, sia dai dati dei beneficiari delle agevolazioni previste nell’anno scolastico 2019-2020, sia dall’analisi delle domande e agevolazioni erogate nel corrente anno scolastico, non sono risultati scostamenti importanti.” Il comune ricorda poi “che da almeno 4 anni negli appalti del servizio mensa viene richiesta la fornitura di alimenti Bio per i quali riceviamo un contributo economico da parte della Regione. Il contributo varia annualmente in ragione del numero di pasti erogati. Nel 2019-2020 è stato di circa di 24.000 euro. Nel 2020-2021 sarà notevolmente ridotto a causa del covid e delle chiusure delle scuole. Il costo complessivo del servizio è di  264.395 euro.” Fondamentale poi nell’assegnazione delle agevolazioni l’utilizzo di parametri concreti come l’ISEE. “A fronte di 21 beneficiari di agevolazioni nell’anno scolastico 2019-2020 – spiega l’assessore Beatrice Boschetti – nell’anno scolastico 2020-2021 i beneficiari sono stati 11. Nelle proiezioni effettuate dagli uffici tecnici si stima di poter agevolare circa 45 famiglie nel prossimo anno 2021-2022, apportando i correttivi che stiamo valutando”.

La nota integrale del comune di Coriano

L’Amministrazione comunale è intervenuta a più riprese in questo ultimo anno per dare supporto alle famiglie nel far fronte all’impegno economico che sono state chiamate a sostenere, nonostante la pandemia in atto e il forte rallentamento di molte attività produttive, soprattutto nel settore turistico e della ristorazione, settori che sono sempre stati trainanti nel nostro territorio e negli ultimi anni lo sono divenuti maggiormente per l’importante sviluppo del settore agrituristico.

Già a fine estate 2020 l’amministrazione ha lavorato per il versamento di ristori per un importo di €8.300,00 da versare alle famiglie che non hanno usufruito dei servizi scolastici nella prima fase della pandemia, in particolare trasporto scolastico e mensa scolastica. Le somme sono state attinte dai finanziamenti ministeriali per l’emergenza COVID.

La quota di costo del servizio mensa posto a carico delle famiglie non è stato aumentato, nonostante i maggiori costi sostenuti dal Comune per garantire il servizio mensa, costi sia di tipo organizzativo per pulizie, sanificazioni e personale addetto allo sporzionamento, sia strutturali per garantire l’isolamento delle singole classi. I costi risultano invariati da oltre 5 anni e sono stati mantenuti tali in quanto, sia dai dati dei beneficiari delle agevolazioni previste nell’anno scolastico 2019-2020, sia dall’analisi delle domande e agevolazioni erogate nel corrente anno scolastico, non sono risultati scostamenti importanti.

Ci teniamo a ricordare che da almeno 4 anni negli appalti del servizio mensa viene richiesta la fornitura di alimenti Bio per i quali riceviamo un contributo economico da parte della Regione. Il contributo varia annualmente in ragione del n. di pasti erogati. Nel 2019-2020 è stato di circa di €24.000,00. Nel 2020-2021- sarà notevolmente ridotto a causa del covid e delle chiusure delle scuole, il costo complessivo del servizio è di € 264.395,00

Con l’assegnazione delle risorse da parte del Governo a fine dicembre, gli uffici amministrativi, in collaborazione con la Giunta, hanno lavorato con attenzione al fine di verificare l’adeguatezza delle attuali agevolazioni al fine di apportare correttivi in questa fase di prosecuzione dell’emergenza sanitaria.

Ovviamente l’analisi viene condotta sulla base di elementi concreti quali l’ISEE, parametro essenziale di riferimento per l’accesso a tutti i servizi a domanda individuale, elemento imprescindibile al fine di valutare l’equità delle agevolazioni in rapporto al target dell’utenza finale.

Beatrice Boschetti (assessore ai servizi socioeducativi): ”La Giunta, con il supporto degli uffici amministrativi, sta conducendo un’analisi puntuale delle situazione socio economica dei beneficiari delle tariffe agevolate per la mensa. A fronte di 21 beneficiari di agevolazioni nell’anno scolastico 2019-2020, nell’anno scolastico 2020-2021 i beneficiari sono stati 11. Nelle proiezioni effettuate dagli uffici tecnici si stima di poter agevolare circa 45 famiglie nel prossimo anno 2021-2022, apportando i correttivi che stiamo valutando. Oltre alle misure ordinarie, il Comune ha la possibilità di intervenire nelle situazioni di difficoltà anche con contributi straordinari che vengono erogati tramite lo sportello sociale e a seguito di una indagine socio economica del nucleo. Segno che vi è una particolare attenzione alle situazioni significativamente fragili e di un utilizzo attento e coordinato dei vari strumenti esistenti, per dare risposte efficaci e chi ne ha effettivamente necessità. Ciò non toglie che si sta attentamente valutando, alla luce dei dati emergenti di sperimentare misure diverse in considerazione del protrarsi della attuale situazione di emergenza sanitaria, misure che potrebbero ulteriormente essere riviste nei prossimi anni, proprio per adeguarle al divenire della situazione.

Domenica Spinelli (sindaco):E’ ormai assunto condiviso a tutti livelli che la finalità delle misure di sostegno economico non deve essere puro assistenzialismo, ma deve supportare il cittadino nel far fronte alle criticità contingenti ed aiutarlo ad uscire progressivamente, mediante interventi di vario genere dalla situazione di difficoltà economica e sociale. Da questa considerazione la scelta di chiedere l’iscrizione all’albo dei volontari per tutti coloro che usufruiscono di un supporto economico da parte del Comune. E’ stata senza dubbio una scelta lungimirante, alla luce delle stesse misure del Governo, il quale, a fronte del riconoscimento del reddito di cittadinanza, richiede l’adesione ad un progetto che prevede lo svolgimento anche di attività di volontariato utili alla collettività. Il volontariato, proprio in quanto tale non prevede un impegno costante e un monte ore predeterminato, ma la disponibilità, compatibilmente con la propria organizzazione lavorativa e familiare, a mettere a disposizione parte del proprio tempo per la realizzazione di attività di volontariato e nell’area più confacente alle inclinazioni personali. L’elenco infatti è diviso per aree tematiche e la persona può scegliere dove prestare il proprio tempo. E’ un segno di civiltà e responsabilità sociale nell’utilizzo dei beni di tutti. E’ uno strumento educativo in quanto presuppone la restituzione dei beni collettivi usufruiti e in tal modo restituisce dignità alla persona.