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2.442 in provincia

I giovani pagano dazio alla pandemia: imprese in calo del 4%

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 15 feb 2021 14:54 ~ ultimo agg. 21:25
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Sono 2.442 le imprese giovanili attive al 31 dicembre 2020, il 7,2% di quelle attive nel riminese. Rispetto all’anno precedente si fa sentire l’effetto della pandemia con un calo del 3,7%, superiore alla variazione negativa sia regionale (-2,9%) sia nazionale (-2,6%).

I settori dove i giovani sono più attivi sono il Commercio (28,4%), le Costruzioni (17%), l’Alloggio e ristorazione (15,9%). I cali maggiori si registrano proprio nel commercio (-3,6%), nelle Costruzioni (-4,4%) e soprattutto nell’Alloggio e ristorazione con una diminuzione di oltre il 10%.

La più alta incidenza percentuale delle imprese giovanili si registra invece nelle Attività finanziarie e assicurative (12,2%), Altre attività di servizi (10,3%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (10,2%), Servizi di informazione e comunicazione (9,2%), Costruzioni (8,5%) e Alloggio e ristorazione (8,3%). Per la maggior parte si tratta di imprese individuali (73,3%).

Nel comune capoluogo si trovano il 46,4% delle aziende giovanili, buona anche la presenza a Riccione (10,5%) e a Bellaria-Igea Marina (6,7%). La più alta incidenza percentuale è invece a Montefiore Conca (9,2% del totale delle imprese attive), Verucchio (9,1%) e Pennabilli (9,1%). A Rimini sono invece il 7,6%.

“Come più volte riscontrato, nell’ultimo decennio, il calo delle nascite e la disoccupazione hanno ridotto di due punti percentuali il contributo dei “giovani” al Pil italiano. Tutto ciò rappresenta un grave problema perché l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e, in particolare, nel nostro tessuto imprenditoriale costituisce una risorsa cruciale e imprescindibile. Concordo con ciò che ha detto il Presidente di Unioncamere italiana, Carlo Sangalli, ‘nessun paese che non ha puntato sui giovani ha avuto un futuro’ – commenta Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna. L’impegno della Camera della Romagna è, quindi, quello di contribuire a realizzare un ecosistema territoriale innovativo, nel quale il ruolo dei giovani sia importante e nel quale lo sviluppo di competenze distintive e specializzazioni sia valorizzato da flessibilità, capacità e creatività. Agiremo perché si attivi un’energia capace di infondere speranza verso il futuro e dare un nuovi impulsi al mondo produttivo, con un piano efficace di misure di livello territoriale (orientamento, formazione, sviluppo delle competenze e della cultura imprenditoriale, incentivi, incubatori/acceleratori d’impresa…). Anche il Next Generation EU rappresenta un’occasione storica, soprattutto nella misura in cui saremo in grado di attirare investimenti e possibilità anche sui nostri territori, non solo per la “prossima generazione”, ma anche per le generazioni che, nel nostro Paese in particolare, sono pronte e in attesa da tempo di vere opportunità. Opportunità che troppo spesso sono ricercate all’estero, creando un vulnus di tipo demografico, sociale ed economico“.