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riminese nei guai

Durante un sopralluogo edilizio, spuntano 44 chili di marijuana

In foto: il bottino sequestrato dalla polizia Locale di Misano
il bottino sequestrato dalla polizia Locale di Misano
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
mar 2 feb 2021 14:03 ~ ultimo agg. 3 feb 11:06
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Sarebbe dovuto essere un consueto sopralluogo edilizio, invece gli agenti della polizia Locale del presidio di Misano Adriatico hanno scoperto ben altro. Durante le operazioni di accertamento relative a un immobile, la pattuglia ha notato un locale chiuso con chiavistello e lucchetto, all’interno del quale il proprietario riferiva ci fosse una serra.

Insospettiti tra l’altro da un persistente ed inequivocabile odore di marijuana e a seguito dell’insistente richiesta di poter accedere, gli agenti si sono trovati davanti a una serra contenente circa 115 piante di cannabis poste in essiccazione, oltre che più di 44 chili di vegetazioni già conciate, suddivise e confezionate in scatole e sacchi. Il proprietario delle colture, un 50enne riminese, si è subito giustificato sostenendo di essere un regolare coltivatore diretto di canapa “sativa” e che quanto rinvenuto nella serra fosse legale, ovvero con una soglia di THC entro i limiti previsti dalla norma vigente. Purtroppo per lui gli accertamenti di tipo qualitativo effettuati sul posto dalla pattuglia per mezzo di fiale narcotest hanno evidenziato invece un accentuato ed immediato valore positivo.

L’intera serra e le vegetazioni di canapa sono state sottoposte a sequestro e a successivo campionamento. Si sono resi infatti necessari degli esami di laboratorio specifici che hanno confermato quanto ipotizzato dagli agenti, ovvero oltre 2.200 dosi di marijuana con un valore di THC nettamente superiore a quanto consentito dalla legge. Il 50enne è stato pertanto denunciato all’autorità giudiziaria.