a rischio tante imprese
A Pasqua si riapra al turismo. I sindaci del G20s scrivono a Mattarella
In foto: i partecipanti all'ultimo G20s
di Redazione
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mer 10 feb 2021 17:56
“L’attività turistica balneare, ad oggi, è priva di indicazioni in merito al futuro prossimo: chiediamo, quindi, che, a fianco della riapertura degli impianti sciistici, prevista per il 15 febbraio, si preveda la possibilità di spostamenti tra regioni in fascia gialla e, soprattutto, la possibilità di avviare le nostre attività con l’avvento della prossima Pasqua che, ricordiamo, sarà il 4 aprile“. Così in una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella i sindaci del G20 spiagge, di cui fanno parte anche Riccione e Cattolica. La lettera inviata oggi dal Coordinatore nazionale del G20s e sindaco del Comune di San Michele al Tagliamento e città di Bibione Pasqualino Codognotto è stata condivisa da tutta la cabina di regia del gruppo.
“Le strutture ricettive e le attività a esse correlate, le aziende, i servizi, rappresentano l’economia dei nostri territori, e l’attuale incertezza sta minando seriamente il tessuto sociale delle nostre comunità. Il nostro sistema di accoglienza è in grado di garantire la massima sicurezza sanitaria: tutte le raccomandazioni per una balneazione sicura per prevenire i rischi sanitari sono state regolarmente applicate sulle nostre spiagge e dai nostri operatori già nella precedente stagione turistica. Attualmente il Paese non può permettersi azioni improduttive, soprattutto quando ci sono imprese, come quelle turistiche in particolare, che rischiano di non superare questo momento: ricordiamo che il turismo genera domanda per molte filiere e il suo peso reale è quindi maggiore dello stimato 14% del PIL”.
“Il G20 Spiagge, la rete nazionale delle destinazioni balneari, rappresenta i comuni italiani con più presenze turistiche con un’attrattiva complessiva di più di 60 milioni di turisti, un impatto enorme sul turismo: risulta, quindi, evidente come questi territori costituiscano un enorme patrimonio di valori ambientali, sociali, economici e culturali, un patrimonio che merita di essere tutelato e valorizzato e che necessita di strategie e linee d’azione ben precise. È auspicabile, quindi, un incontro a più voci, dove, sotto la regia della Presidenza del Consiglio, sia avviato un dialogo e un confronto aperto con la politica, per l’avvio di misure economiche a medio e lungo termine, che diano finalmente risposte tangibili alle esigenze e alla sopravvivenza di una realtà economica fondamentalmente tra le più importanti per il nostro paese. Confidiamo, pertanto, nella riapertura al fine di non veder perire le attività turistiche nazionali, sia di mare che di montagna: nel futuro dovremo convivere con il virus e continuare a monitorarlo, ma è inimmaginabile pensare di spegnere un’epidemia, spegnendo una classe produttiva”
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