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La risposta al sindaco

Querelle Stadio del Nuoto. L'intervista al presidente della polisportiva Solfrini

In foto: Giuseppe Solfrini
Giuseppe Solfrini
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 26 gen 2021 13:50 ~ ultimo agg. 27 gen 08:30
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Prosegue a Riccione la querelle tra la polisportiva comunale e l’amministrazione con, sullo sfondo, la preoccupazione per il futuro dello Stadio del Nuoto. A Tempo Reale, dopo l’intervista della scorsa settimana al sindaco Tosi è intervenuto il presidente della polisportiva, Giuseppe Solfrini.

Il mio impegno è garantire lo sport ai riccionesi e non solo a loro e non certo la politica” – ha detto, commentando la nota con cui le liste civiche di maggioranza nella quale si ipotizza Solfrini candidato sindaco a Riccione in una coalizione di sinistra. Il presidente conferma di aver dato mandato ai legali per recuperare i 60mila euro di contributi non corrisposti ad ottobre dal comune, per recuperare gli oneri di manutenzione straordinari sostenuti in supplenza al comune e per determinare, in base alle attuali normative, quanto spetta per i danni derivanti da una pandemia che ha causato oltre 1,2 milioni di euro di calo di ricavi. “E’ nostra intenzione, grazie anche alla collaborazione di diversi fornitori – spiega Solfrini –, mantenere lo stadio del nuoto aperto, entro i limiti delle attuali normative, fino a fine primavera. Poi, con l’apertura delle vasche esterne e il ritorno a pieno regime, riteniamo di non avere problemi finanziari a prescindere da quello che farà l’amministrazione“. Alla luce delle tante dimissioni avvenute nel direttivo, Solfrini ricorda di aver dato anche la sua disponibilità a dimettersi “ma il consiglio ha respinto a grande maggioranza la mia proposta“. Proprio ieri il sindaco Renata Tosi ha incontrato alcuni membri del direttivo della Polisportiva. Commentando quanto riportato dai quotidiani, Solfrini evidenzia alcune incongruenze nelle dichiarazioni del sindaco. “Dice che di non avere intenzione di revocare la gestione alla polisportiva – attacca il presidente – ma in una lettera ricevuta qualche giorno fa da un avvocato di Bologna incaricato proprio dal sindaco si spiega che “è intenzione dell’amministrazione procedere alla risoluzione della concessione”. Sono i documenti a parlare“. Solfrini ripercorre tutte le mail intercorse negli ultimi mesi con l’amministrazione per far presente le richieste in merito alle manutenzioni effettuate e i chiarimenti sul mancato pagamento del contributo da 60mila euro. E non è una questione di conti secondo il presidente della Polisportiva perché “non ci sono mai state fatte richieste di chiarimento, anche perché ogni sei mesi siamo tenuti a relazionare il comune sui ricavi e le attività svolte“. Ma cosa ha incrinato i rapporti con l’amministrazione? “Vorrei saperlo anche io – dice Solfrini – perché da parte nostra non è cambiato nulla. Ci piacerebbe il reale pensiero del sindaco.” Il presidente spiega anche di aver dato incarico ad un revisore di verificare i bilanci della polisportiva “per rassicurare tutti i cittadini e non per dare soddisfazione al sindaco“. Infine Solfrini torna su alcune parole della Tosi: “ha detto che la polisportiva attualmente vive nell’illegalità e quando tornerà nella legalità lei sarà disponibile a collaborare. Allora, visto che io ne sono il legale rappresentante, significa che mi ritiene un delinquente. Io nelle mie dichiarazioni sono stato più gentile e le ho fatto solo notare che forse è stanca perché sta arrivando a fine mandato.