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Gambero Rosso e Berebene

Per i vini del Podere dell'Angelo riconoscimenti dalla critica nazionale

In foto: Berebene
Berebene
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 13 gen 2021 19:30 ~ ultimo agg. 17 mar 17:06
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Sono tre i vini del Podere dell’Angelo di Vergiano ad avere ottenuto il riconoscimento dei Due Bicchieri dalla guida Vini d’Italia 2021 del Gambero Rosso. La famiglia Bianchi ha messo in bottiglia quattro Sangiovese di Rimini eccellenti in quest’annata difficile. La Riserva Luis 2017 per la sua piacevolezza, corrispondenza al vitigno ed equilibrio ha raggiunto la valutazione massima di 4 stelle, è così stata inserita nella sezione “Vini da non perdere” della guida Vinibuoni 2021.

Inoltre l’ultimo nato della cantina, Fulgor 2019, è stato recensito nella prestigiosa guida Berebene e ha ricevuto il premio come migliore vino qualità prezzo. Storicamente i vini della nostra provincia ad avere ottenuto questa importante riconoscenza a livello nazionale si contano sulle dita di una mano. Il Gambero e Berebene sono da oltre 30 anni un punto di riferimento per l’enologia nazionale e identificano i migliori vini sotto i 13€, tra cui il Fulgor premiato per la sua qualità, insieme a tutto il meglio della produzione vitivinicola italiana a prezzi accessibili.

Fulgor si presenta come “un sangiovese fresco, elegante e fruttato con un tannino fine e una grande beva. La cucina della riviera ha bisogno di vini di questo tipo speziati e facili da abbinare, con un’acidità pimpante che permette di trovare l’accordo anche con la più tipica tradizione marinara. Un vino che dimostra chiaramente già in etichetta la sua volontà di diventare un vero e proprio biglietto da visita del territorio riminese. Una referenza che respira un’aria Felliniana con la scritta “Tanti saluti dalla città della Dolce vita” sopra ad una cartolina vintage con un bel manifesto balneare anni ’80”.

E’ stato Giacomo Bianchi, figlio d’arte,  a realizzare ogni fase del progetto, dal vigneto al disegno della bottiglia. A 24 anni ha ripreso la conduzione dell’azienda familiare, nel solco del nonno Luigi che ancora oggi a 92 anni continua a potare. Insieme alla sorella Giulia, ai genitori Angelo e Milena, questo giovane porta avanti il sogno di una famiglia di viticoltori. Dal 1923 Podere dell’Angelo non ha mai smesso di credere nell’agricoltura, la famiglia Bianchi non ha mai abbandonato il podere che è riuscita ad ottenere. L’azienda è convinta del ruolo strategico che ricopre per l’identità del territorio, tenendo viva la cultura contadina e contribuendo alla conservazione del paesaggio. Per questo già da cinque anni la cantina ha deciso di puntare tutto sul biologico e sui giovani per migliorare la sua sostenibilità.

Giacomo ha deciso di tornare in azienda con una consapevolezza nuova, dopo un lungo percorso di studi. Prima si è distinto come miglior laureato in corso, alla triennale di Viticoltura ed Enologia di San Michele all’Adige. Con la sua grande passione Giacomo  è stato ammesso a Bordeaux nella capitale mondiale dell’enologia. Qui sta concludendo la sua doppia laurea magistrale per diventare il primo italiano ad ottenere il prestigioso titolo d’ingegnere agronomo ed enologo. Proprio in questi giorni sta consegnando la tesi che riguarda la sua ultima esperienza di vinificazione in Toscana, non prima di aver preparato i vini e realizzato insieme alla squadra del Podere l’assemblaggio del Fulgor 2020.