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L'emergenza sanitaria stravolge il calendario fieristico. Salta Sigep in presenza

In foto: Visitatori al Sigep
Visitatori al Sigep
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 27 gen 2021 14:38 ~ ultimo agg. 17:36
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Da gennaio era slittato a marzo ma ora, visto il protrarsi dell’emergenza sanitaria, arriva la cancellazione del Sigep in presenza nei padiglioni della fiera di Rimini. Il grande evento dedicato a gelateria, pasticceria e panificazione, che ogni anno apriva il calendario fieristico e portava migliaia di visitatori con importante indotto per tutto il territorio, sarà vissuto solo sulle piattaforme digitali, dal 15 al 17 marzo. “E’ stata una scelta molto sofferta – spiega Corrado Peraboni, AD di IEG – ma inevitabile, visto che è difficile pensare che a marzo si possa tornare a fare appuntamenti fieristici. Ci stiamo già concentrando sul 2022 che vogliamo sia un grande evento di ripartenza“.

Stessa sorte anche per Beer & Food Acraction, che sarà full digital nel mese di aprile. Restano al momento confermate in presenza Rimini Wellness, in estate con data ancora da definire, Sport Dance a metà luglio, Enada a settembre e il Macfrut, per cui è ancora non sono stati decisi i giorni. Music Inside Rimini slitta al 2022.

Sul fronte congressuale alcuni convegni saranno totalmente digitali mentre altri, come la Gran Loggia ad inizio aprile, sono già confermati. In questo periodo di blocco forzato, inoltre, IEG si è candidata come location per molti appuntamenti internazionali, accaparrandosene già una decina che si svolgeranno nei prossimi anni. Tra questi, il 29° Congresso dell’European College of Sport Science, in programma nel luglio del 2024.

Stiamo attuando scelte strategiche fondamentalidice il presidente di IEG Lorenzo Cagnoni – per tenere i motori in movimento, ora pronti a riavviarsi insieme alle imprese con una riprogettazione complessiva del calendario e dei format degli appuntamenti previsti nella prima parte del 2021”. “Le fiere sono e resteranno uno dei più potenti moltiplicatori di business – aggiungePeraboni – La pandemia le ha fermate, riducendone dell’80% le attività nel 2020, ma per il 2021 in accordo con gli stakeholders abbiamo messo a punto progetti che contribuiranno in maniera decisiva all’export del made in Italy. Ricordo che le fiere del nostro Paese generano affari per 60 miliardi di euro l’anno. La loro ripartenza sarà il ristoro più sostanzioso e strategico da offrire all’economia italiana”.