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A rilento consegne Pzifer

In arrivo metà delle dosi, vaccini rinviati. In settimana solo i richiami

In foto: i vaccini in fiera. Foto Adriapress
i vaccini in fiera. Foto Adriapress
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 17 gen 2021 09:41 ~ ultimo agg. 18:11
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Parte domani in Emilia-Romagna il secondo giro di somministrazioni di vaccini per coloro che hanno ricevuto la prima dose il 27 dicembre.

La settimana che sta per iniziare vedrà però la consegna, lunedì 18 e martedì 19, di 26.910 dosi Pzifer-BioNtech, praticamente il 50% in meno rispetto a quelle attese (52.650), a causa dei lavori di potenziamento degli impianti comunicato dall’azienda al commissario Domenico Arcuri, così come a tutti i governi europei, intervento che comporta il ritardo nelle consegne della prossima settimana in tutta Europa.

Le quasi 27mila dosi in arrivo lunedì e martedì si aggiungono a quelle ad oggi disponibili: 29.039 Pfizer e 5.900 Moderna.

Gli arrivi successivi sono previsti nella settimana dal 25 al 31 gennaio: 46.800 dosi Pfizer.

La settimana entrante verranno quindi garantiti tutti i richiami, ovvero la seconda dose per completare la vaccinazione, sia del personale che lavora nella sanità regionale sia degli operatori e dei degenti delle CRA. Di fronte al ritardo nella fornitura di Pfizer, per garantire tutti i richiami verranno rinviate di qualche giorno le nuove somministrazioni di prime dosi a coloro che si erano già prenotati sempre per la settimana entrante.

La mancata consegna della prossima settimana spero non si ripeta – afferma l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Siamo la regione che in rapporto alla popolazione vaccina più persone e vogliamo proseguire a pieno ritmo. Stiamo anzi preparando il piano vaccinale per la seconda fase, quando la campagna da febbraio/marzo si allargherà al resto della popolazione, per arrivare a moltiplicare il numero di vaccini somministrati. Chiaro però che deve esserci piena continuità nelle forniture di dosi. Siamo in contatto costante con il commissario Arcuri e il ministro Speranza, perché si tratti davvero di un caso isolato in conseguenza del quale si aumentino le forniture successive o almeno si garantiscano le dosi programmate.  Su questo deve esserci il massimo rigore anche da parte dell’Unione europea rispetto a contratti di fornitura sottoscritti con l’Italia e gli altri Paesi europei”.

Ieri alle 19, in tutta la regione erano state somministrate 113.948 dosi, oltre l’85% di quelle consegnate.